Alcune malattie che possono colpire gli uomini possono essere oggetto di attenzione anche nei nostri animali. Fra queste patologie, per esempio, c’è anche l’epatite. Si tratta, per essere più precisi, di un’infiammazione a carico del fegato.
È una malattia abbastanza complicata, perché il fegato, sia negli esseri umani che nei cani, svolge una funzione molto importante per l’equilibrio dell’organismo. Interviene nel metabolismo e contribuisce ad espellere le sostanze tossiche.
L’epatite nel cane, ovvero l’infiammazione del fegato, può essere causata da diversi fattori. Anche una cattiva alimentazione o un’esposizione prolungata ad elementi tossici possono causare dei danni da non sottovalutare. Ecco quali sono i sintomi dell’epatite canina che non bisogna sottovalutare.
I sintomi dell'epatite nel cane
Il quadro sintomatologico dell’epatite canina, indipendentemente dalla causa, comprende vari segnali. Intanto il cane può avere una sete eccessiva e le sue mucose e gli occhi appaiono di una colorazione giallastra, il classico ittero.
Può avere forte dolore addominale, febbre e può manifestare perdita di appetito. A volte altri sintomi includono sangue nelle mucose e, quando l’infiammazione è particolarmente grave, anche convulsioni per insufficienza epatica.
Nel cane può manifestarsi un aumento della secrezione nasale e oculare e può avere episodi di vomito. Naturalmente non tutti questi sintomi si presentano contemporaneamente. Però, in caso di alcuni di questi persistenti, è meglio rivolgersi ad un veterinario.
Come curare l'epatite nel cane
La cura dell’epatite è collegata strettamente al fattore che ha determinato il manifestarsi della malattia. Per esempio, se si tratta di epatite autoimmune, il veterinario potrà prescrivere un farmaco immunomodulatore.
Nel caso dell’epatite infettiva causata da un virus, non esiste una cura specifica, ma il trattamento è volto soltanto a diminuire i sintomi fastidiosi. Tuttavia il veterinario può prescrivere anche degli antibiotici, perché vengano tenute sotto controllo eventuali infezioni secondarie.
È raccomandabile inoltre adottare delle soluzioni per prevenire la disidratazione e portare avanti una dieta povera di proteine. Lo stesso esperto prescrive la dieta ipoproteica, perché nei casi di epatite un eccesso di proteine può sovraccaricare il fegato creando più danni.
Naturalmente ricordiamoci che ci sono anche gli strumenti per prevenire l’epatite, almeno quella infettiva. In questo caso ci si può rivolgere alla vaccinazione, con vari tipi di vaccini. È da consultare sempre il veterinario, che saprà indicare qual è il tipo di prevenzione più adatta per il nostro animale.
L’epatite infettiva di solito può avere una buona prognosi, a meno che non si manifesti una forma acuta della patologia.