Problemi di ipoglicemia nei cani: come evitarli

Pubblicato 
giovedì, 12/01/2023
Di
Gianluca Rini
La prevenzione dell'ipoglicemia nei cani

Uno dei problemi di salute che spesso si presenta come comune in alcuni cani è quello dell’ipoglicemia. Di che cosa si tratta nel dettaglio? Quando si può parlare di ipoglicemia nel cane e quali rimedi adottare, anche in tema di prevenzione?

Si parla di ipoglicemia nel cane quando si verifica una diminuzione dei livelli di glucosio in una quantità che risulta più bassa di 70 mg per decilitro nel sangue. Si potrebbero verificare diversi sintomi, ma generalmente i segnali dell’ipoglicemia evidenti non si notano fino al momento in cui il livello in questione non è inferiore a 50 milligrammi per decilitro.

Si potrebbe trattare anche di ipoglicemia giovanile, che viene definita in questo modo perché spesso si verifica nei cagnolini che hanno fino a tre mesi di età.

Tra le cause possono rientrare diverse condizioni, come ad esempio le infezioni batteriche o malattie ereditare o che interessano il fegato dell’animale.

Sintomi e trattamento

Il rapporto tra cani e ipoglicemia
Pixabay

Come abbiamo visto, i sintomi dell’ipoglicemia potrebbero essere molto diversi e in questo quadro sintomatologico potrebbero essere compresi alcuni segnali evidenti, come la perdita di appetito, i tremori, gli spasmi muscolari, la debolezza o dei comportamenti che risultano insoliti.

È sempre importante, in presenza di una situazione di questo genere, rivolgersi ad un veterinario, che può indicare alcuni farmaci e alcuni consigli da seguire. È fondamentale seguire le indicazioni del veterinario e portare il cane dall’esperto regolarmente per dei controlli frequenti nel corso del tempo.

Come prevenire una condizione di ipoglicemia nel cane

Bisogna allo stesso tempo puntare anche sulla prevenzione, per evitare l’insorgenza di disturbi di questo genere. In genere i cuccioli e i cani di taglia piccola hanno una maggiore propensione allo sviluppo di questa condizione e necessitano di conseguenza di una quantità differente di glucosio, facendo il confronto con cani di taglia grande o cani più anziani.

Nell’alimentazione dovrebbero essere inclusi alimenti che contengono proteine di qualità, carboidrati e grassi. Naturalmente, per sapere tutti i dettagli, è sempre opportuno consultare anche in questo caso il veterinario.

L’esperto potrà indicare qual è la dieta più adeguata per il nostro cane, tenendo conto delle sue condizioni di salute.

Per esempio, ricordiamo che nei cani più giovani non è stato raggiunta ancora la capacità del fegato di eseguire dei corretti meccanismi e processi per garantire la corretta funzionalità dell’organismo. Di conseguenza in questi casi anche dei periodi di digiuno non prolungati nel tempo potrebbero essere la causa che determina una situazione di ipoglicemia.

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