Alcuni cani sono soggetti a manifestare una condizione che potrebbe incidere sulla loro qualità di vita se non curata. Parliamo delle narici stetoniche: si tratta di una patologia molto comune e piuttosto frequente tra i cani, anche se alcune razze sono più soggette di altre. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e soprattutto quali sono i cani che possono presentare con più frequenza questa anomalia.
Che cosa sono le narici stetoniche?
Le narici stetoniche sono delle anomalie genetiche che possono colpire i cani fin dalla nascita. In questo caso le narici sono molto più strette di quanto dovrebbero essere e quindi possono comportare difficoltà di respirazione, in alcuni casi anche molto gravi. Questo perchè l'aria non riesce ad entrare come dovrebbe e così il cane può manifestare la cosiddetta fame d'aria.
Il cane che manifesta questa malattia viene definito come branchicefalo. L'aria viene quindi ostacolata anche a seguito della presenza del palato molle e e di alcuni sacculi che si sviluppano alla base della laringe. Solitamente i cani affetti da questa patologia presentano dei sintomi ben precisi come la respirazione rumorosa in ogni momento della notte e del giorno. Per fortuna la medicina ha compiuto dei grandi progressi in questo campo ed è quindi possibile intervenire con operazioni chirurgiche soprattutto quando il cucciolo ha pochi mesi di vita.
Quali sono i cani più propensi a sviluppare le narici stetoniche?
Come per ogni patologia, anche in questo caso esistono dei cani che hanno maggiori probabilità nello sviluppare questa condizione. Ci riferiamo a tutti quei cani che hanno un cranio più piccolo e più breve rispetto ai normali standard carini. Tra questi rientrano per esempio il Carlino, il Buldog inglese e quello francese. Rientrano in questa categoria anche il Boxer, il Chow Chow, il Bull Mastiff, il Bull Terrier, il Pechinese, lo Sharpei, lo Staffordshire e il Mastino in generale.
E' davvero molto importante diagnosticare questa patologia quando il cane è ancora piccolo, in modo da intervenire e migliorare il suo stile di vita. Se non trattata infatti, questa condizione potrebbe comportare altre problematiche come ad esempio malattie respiratorie acute o croniche, sindromi gastroenteriche, patologie neurologiche e perfino gravi problematiche a carico della vista.
Alcuni dei sintomi che possono far presagire la presenza di questo disturbo sono rappresentati dal numero sempre più frequente di rigurgiti e delle difficoltà causate dal reflusso gastro-esofageo. In alcuni casi il cane potrebbe avere dei grandissimi problemi durante la fase della deglutizione del cibo e avere la necessità di masticare in maniera continua. Per ottenere la giusta diagnosi è indicato richiedere il supporto del veterinario, il quale saprà consigliare il tipo di intervento migliore.