Che cos'è la sindrome del Beagle cinese e in cosa consiste?

Pubblicato 
venerdì, 20/01/2023
Di
Alice Oliva
Che cos'è la sindrome del beagle cinese?

Alcune sindromi e malattie possono colpire anche i cagnolini e alcune sono davvero curiose e molto interessanti. Una condizione molto rara e di cui al giorno d'oggi si hanno ancora poche notizie è stata definita come Sindrome del Beagle cinese. Ma di che cosa si tratta e quali sono i sintomi per distinguerla? Scopriamolo insieme!

Che cos'è la sindrome del Beagle cinese?

Che cos'è la sindrome del beagle cinese?

La Sindrome del Beagle cinese è nota anche come MLS o Sindrome di Musladin-Leuke. Entrambi questi nomi servono per diagnosticare la stessa malattia, la quale vede la presenza di un difetto genetico che può manifestarsi sotto diversi aspetti. Il nome prende spunto dai cani che sono colpiti di più, ovvero i beagle, sui quali è molto più facile osservare la presenza di questa anomalia.

Questa malattia, che sembra avere dei risvolti caratteriali ma anche fisici, tende a svilupparsi entro i 12 mesi di vita dell'animale. Questo perché solitamente un cane smette di svilupparsi quando raggiunge l'anno di vita. Da questo momento in poi, infatti, il peggioramento sarà molto più lento fino a quando la situazione del cane diventerà stabile.

Per fortuna questa condizione non è invalidante, in quanto il cane può vivere serenamente la sua vita. Non si tratta infatti di una patologia mortale, anche se può arrecare qualche limite e qualche difficoltà in più al cane che la manifesta. Al giorno d'oggi questo tipo di sindrome è diffusa in tutto il mondo, mentre in passato sembrava essere totalmente assente nei paesi dell'Europa del Nord.

In che cosa consiste la Sindrome del Beagle cinese?

Esistono dei determinati sintomi che possono far presagire la presenza di questa patologia nel cane. Il primo fra tutti riguarda la presenza di dita corte, in quanto queste sono di dimensioni inferiori rispetto alla media. Anche gli occhi allungati possono far presagire la malattia, così come la coda, portata perennemente alta e rigida.

Un altro sintomo è legato alla presenza di un cranio piatto dove le orecchie sono inserite in una posizione piuttosto alta rispetto allo standard. Qui la pelle appare leggermente tirata e tutto questo andrà a ripercuotersi sugli occhi, motivo per cui il Beagle è definito cinese. Un cane affetto da questa malattia ha anche delle grandi deformazioni a livello delle articolazioni, motivo per cui potrebbe apparire piuttosto rigido nei movimenti.

Come abbiamo detto prima, possono esserci dei risvolti anche di carattere psicologico. Pare infatti che i cuccioli siano consapevoli di questa condizione e che per questo siano alla costante ricerca di coccole e attenzioni, manifestando un alto livello di interazione sociale. Ovviamente la patologia può essere presente nei cani con sintomi diversi, in quanto non tutti devono coesistere obbligatoriamente.

Fonte: Antagene
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