La storia di Proteo senza dubbio sembra che abbia proprio lasciato a bocca aperta tutti coloro che hanno letto a riguardo, anche perché comunque si tratta di un cane che è morto aiutando le persone bisognose, in particolare coloro che sono stati colpiti dal terremoto in Turchia e Siria proprio pochi giorni fa, il 6 febbraio 2023.
Come si sa in effetti il terremoto in questione ha portato morte e distruzione e a quanto pare ci sono persone che sono giunte da tutto il mondo per cercare di essere d’aiuto proprio nelle zone colpite dal sisma. Faceva parte proprio della squadra di alcuni militari e soccorritori messicani anche Proteo, che però è morto proprio per aiutare le persone che stavano sotto le macerie.
La storia di Proteo, ecco che cosa si sa
La storia di Proteo senza dubbio è una delle più sorprendenti, anche perché comunque a quanto pare ecco che lo stesso cane, che faceva parte dei soccorritori e dei militari, è morto aiutando proprio chi aveva bisogno di lui. Lo stesso a quanto pare era un cane che faceva pare di una squadra di militari messicana e sembra che lo stesso abbia anche aiutato proprio a scavare sotto le macerie.
Alcuni sostengono che sia morto di fatica, ma non si sa esattamente come mai. Si sa però che allo stesso cane sono stati concessi tutti gli onori possibili e il funerale che infatti si è svolto per lui è stato proprio organizzato con una solenne cerimonia a cui hanno preso parte tantissimi altri militari, non solo ovviamente coloro che facevano pare della squadra di Proteo.
Altri dettagli
Non si sanno molti altri dettagli circa il cane in questione, ma è possibile sottolineare come la cerimonia sia stata proprio considerata come molto commovente da tanti utenti che hanno avuto modo di vederne il video. In effetti in tanti hanno condiviso lo stesso e tra l’altro hanno sottolineato che il cane in questione è morto da eroe.
Insomma, come si sa, i cani già sono sempre disposti ad aiutare gli altri e in più lo stesso amico a quattro zampe era stato anche addestrato proprio per fare sempre da spalla ai suoi compagni militari, sempre nel campo del soccorso.
In tanti sembra che abbiano pianto la sua morte e non sono poche appunto le persone che avrebbero cercato di impegnarsi per organizzargli proprio una cerimonia degna di nota, cioè molto particolare e anche capace di far sì che lo stesso avesse tutti gli onori che gli spettassero.