Il cucciolo in gravissime condizioni: non molla e rimane attaccato alla vita

Pubblicato 
giovedì, 20/04/2023
Di
Gianluca Rini
Il cucciolo randagio Dobby è stato salvato

I poveri cani randagi si trovano ad affrontare tantissime difficoltà. Non è facile, infatti, riuscire a sopravvivere in strada. I cani che vivono fuori sono sempre alla ricerca di cibo da mangiare, devono preoccuparsi di trovare un posto in cui rifugiarsi e devono sfuggire anche ai pericoli della città.

Ma a volte a tutte queste complicazioni si aggiungono altre difficoltà, costituite dalle malattie. Alcuni cani più fortunati riescono a non ammalarsi per tanto tempo, nonostante vivano in pessime condizioni.

Altri cani, invece, si ammalano e non possono contare su qualcuno che si prenda cura di loro. Dovremmo sempre ricordarci di avere cura dei nostri amici a quattro zampe, perché loro hanno bisogno di noi. Quello fra il cane e l’uomo è un patto che è stato stretto fin dall’antichità.

Non a caso si dice che, a buon diritto, il cane è il migliore amico dell’uomo. E noi dobbiamo dimostrarlo. Abbiamo il dovere di farlo.

Il ritrovamento di un cane randagio in pessime condizioni

Il cagnolino randagio Dobby
YouTube

Questa è la storia di un cane davvero sfortunato. Si chiama Dobby e i volontari lo hanno recuperato per strada. Era davvero in pessime condizioni di salute. Chissà quante ne aveva passate quel cucciolo che aveva meno di un anno.

Dobby era magrissimo ed era completamente privo di pelo. La sua pelle era piena di croste e appariva raggrinzita. Dobby non si fidava assolutamente degli uomini, perché evidentemente era rimasto “scottato” dalle sue precedenti esperienze con gli esseri umani.

Il cagnolino aveva molta paura. Eppure doveva essere visitato necessariamente. Perciò i volontari hanno dovuto fare molta attenzione prima che si fidasse di loro e accettasse di fare una visita generale.

Dobby ritrova la speranza di essere felice

I volontari alla fine sono riusciti, però, a portarlo dal veterinario. Il medico ha effettuato una visita e ha prelevato del materiale che proveniva dalle croste sulla pelle. Ha osservato il campione al microscopio e ha riscontrato la presenza dell’acaro che causa la scabbia nel cane.

Inoltre Dobby stava sviluppando un’infezione secondaria. Il veterinario ha prescritto i farmaci adeguati e Dobby a poco a poco, con il tempo, ha cominciato a migliorare. Tutto questo anche grazie non soltanto alla terapia medica, ma anche all’amore delle persone che lo hanno circondato.

Infatti a poco a poco il cambiamento più importante che Dobby ha attraversato è consistito nel fatto che ha cominciato a fidarsi di nuovo degli esseri umani. Fortunatamente esistono ancora delle persone generose che sanno prendersi cura degli animali.

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