Sensibilità Visiva dei Cani

I cani hanno una sensibilità visiva diversa da quella degli umani. La loro capacità di percepire il movimento è molto più sviluppata. Questo spiega perché le moderne TV ad alta definizione possano essere più interessanti per loro rispetto alle vecchie TV a tubo catodico, che mostravano un "sfarfallio" fastidioso per gli occhi canini.

Percezione dei Colori e Movimento

I cani vedono i colori, ma in un modo diverso da noi. La loro visione si concentra su tonalità di blu e giallo. Quello che realmente attira la loro attenzione sono i movimenti sullo schermo, specialmente se associati a suoni familiari come guaiti, latrati o altri rumori di animali. Questo spiega perché alcuni cani possono essere interessati alla TV solo quando vengono mostrati animali o emessi suoni particolari.

Comportamento Dinamico degli Spettatori Canini

Quando un cane decide di guardare la TV, il suo comportamento può variare notevolmente. Alcuni cani potrebbero mostrare segni di interesse come tendere le orecchie, inclinare la testa, camminare avanti e indietro tra la TV e il loro proprietario, abbaiare allo schermo o addirittura morderlo. Queste azioni dimostrano che, anche se stanno guardando, la loro esperienza è molto diversa da quella umana.

L'Importanza dell'Odore

Nonostante la loro capacità di vedere la TV, i cani si affidano principalmente al loro senso dell'olfatto. Cercheranno spesso di annusare l'aria o lo schermo stesso per identificare odori associati a ciò che vedono. Questa ricerca di un odore può portarli a esplorare anche dietro la TV, in un tentativo di comprendere meglio quella situazione insolita.

È difficile affermare con certezza se i cani possano effettivamente "guardare" la TV nel modo in cui lo facciamo noi. E' chiaro che la maggior parte dei cani trova poco interesse in un oggetto che non emana odori e non rappresenta una presenza "reale" o animata.

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La Visione Dicromatica dei Cani

I cani hanno occhi dicromatici, il che significa che possono distinguere solo tra il blu e il giallo. Questa limitata percezione del colore fa sì che si affidino maggiormente alla luminosità degli oggetti per orientarsi. Rispetto ai circa sei milioni di coni (cellule sensoriali dei colori) nell'occhio umano, i cani hanno una configurazione diversa che privilegia la percezione della luminosità.

La Struttura dell'Occhio del Cane

L'occhio del cane è fondamentalmente strutturato come quello umano, suddiviso in tre sezioni: anteriore, centrale e posteriore. La superficie esterna, costituita dalla sclera e dalla cornea, dà all'occhio la sua forma e contribuisce alla rifrazione della luce. L'uvea, la tunica media dell'occhio, comprende l'iride, che regola l'incidenza della luce negli occhi, il corpo ciliare e la coroide.

I Bastoncelli: Chiavi della Visione Notturna

Un elemento chiave nella visione notturna dei cani è l'elevato numero di bastoncelli presenti nella loro retina, che sono specializzati nella percezione della luminosità. Questi bastoncelli sono particolarmente attivi in condizioni di scarsa illuminazione, come al crepuscolo o di notte, consentendo ai cani di vedere meglio in queste situazioni rispetto agli esseri umani.

Il Tapetum Lucidum: Il Segreto della Loro Visione Notturna

Il tapetum lucidum, uno strato riflettente posto dietro la retina, è fondamentale per la visione notturna dei cani. Questa struttura, composta da cristalli nella coroide, riflette la luce che penetra nell'occhio, stimolando ulteriormente le cellule sensoriali. Questo spiega perché gli occhi dei cani sembrano brillare al buio.

Percezione del Movimento e Soglia di Fusione dello Sfarfallio

I cani hanno una soglia di fusione dello sfarfallio significativamente più alta rispetto agli esseri umani, il che significa che possono percepire gli oggetti in movimento molto meglio di noi. Tuttavia, hanno una minore capacità di vedere oggetti immobili, affidandosi più al loro acuto senso dell'olfatto e dell'udito in queste situazioni.

Visione Notturna e Comportamento di Caccia

L'abilità dei cani di vedere bene al buio ha radici evolutive. Essendo parenti stretti dei lupi, che cacciano di notte, questa capacità di percepire visivamente le potenziali prede in condizioni di scarsa luminosità è cruciale. Il loro occhio è perfettamente adattato per la vita notturna e per la caccia in condizioni di scarsa illuminazione.

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Quando adottiamo un cane, ci facciamo carico di un senso di responsabilità, perché dobbiamo pensare a pianificare tutto ciò che gli serve. E sicuramente uno dei momenti più belli quando un cane arriva a casa nostra è rappresentato dalla scelta del nome.

C’è chi punta a qualcosa di particolarmente originale, c’è chi invece preferisce andare sui nomi classici. Ma quali sono i nomi più scelti per i cani? Quali nomi preferiscono gli italiani per il loro fedele amico? Cerchiamo di capirne di più, anche perché sul tema sono state svolte diverse indagini, che ci fanno comprendere più esattamente quali nomi per i cani vengono scelti in maniera esatta dai loro padroni.

Come fare a scegliere il nome per un cane

In genere, quando si sceglie il nome per il nostro amico a quattro zampe, la regola principale da seguire è quella di scegliere un nome semplice. Per esempio c’è chi opta per un nome composto da due o tre sillabe. Ecco perché in passato si utilizzavano nomi molto facili da ricordare, molto comuni, come Pippo e Briciola.

Naturalmente dobbiamo cercare anche di scegliere un nome in modo da non confondere il cane. Nessuno si sognerebbe mai di chiamare un cane riposo o seduto, perché altrimenti il cane confonderebbe le istruzioni che gli vendono date.

Inoltre è importante non scegliere nomi simili a quelli degli altri animali domestici, se già li abbiamo in casa.

Molti sono soliti scegliere delle abbreviazioni o dei vezzeggiativi per chiamare il loro cane, ma anche tutto ciò potrebbe creare una certa confusione.

I nomi dei cani più popolari in Italia

Secondo le indagini che sono state fatte sull’argomento, i nomi più popolari in Italia per i cani sarebbero Luna, Maya, Kira e Mia. Poi seguono altri nomi di pelosetti, che sono Zoe, Jack, Lucky e Leo.

Naturalmente spesso si sceglie anche in base alla personalità del cane, badando anche a quelli che sono i gusti personali. Una cosa è chiara, perché dai sondaggi emerge il fatto che i nomi di ispirazione umana diventano sempre più popolari, probabilmente perché crescono sempre di più l’affetto e la sensibilità che proviamo nei confronti dei nostri pelosetti.

Lo sappiamo benissimo che spesso ci prendiamo cura dei nostri fedeli amici come se fossero dei nostri figli. Altri nomi particolarmente diffusi di cani sono per esempio Lola, Margot, Milo, Pepe, Argo, che ricorda il celebre cane di Ulisse. E poi ancora Charlie, Oliver, Nina, Lilli.

Ci sono poi nomi che si possono dividere anche per quanto riguarda il sesso dei cani. Per i cani femmina, sicuramente i primi tre in classifica sono Luna, Maya e Kira. Mentre per i cani maschi prevalgono Jack, Lucky e Leo.

Quali sono i nomi più insoliti per i cani

Molti proprietari di cani amano divertirsi scegliendo nomi particolarmente strani. È la cultura pop che influenza soprattutto queste scelte e molti addirittura si ispirano a personaggi della storia o della politica. Ecco alcuni nomi di cani, per esempio, che si ispirano al cibo o ai drink, come Whisky, Briciola, Ginger, Tequila, Cocco, Mojito e Spritz.

Ci sono nomi che si ispirano direttamente a personaggi storici e leggendari, come Zeus, Dante, Ettore, Achille, Romeo, Ulisse, e nomi che vengono scelti dai cartoni animati, come Simba, Ariel, Pluto, Pippo, Snoopy.

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Quindi è logico che riescono a comprendere bene ciò che proviamo o ciò che diciamo rivolgendoci nei loro confronti.

Per esempio, chi ha un cane sa benissimo che quando gli fa un complimento, in tono piuttosto felice, il suo amico a quattro zampe risponde con un allegro scodinzolare. È piuttosto curioso, perché è come se il cane capisse che gli stiamo facendo un complimento.

Infatti anche gli scienziati esperti del comportamento canino hanno cercato di capire che cosa succede nel cervello del nostro fedele amico quando riceve un complimento.

I cani riescono ad ascoltare e comprendere tutto ciò che diciamo?

C’è stato uno studio molto interessante che è stato svolto a Budapest. Gli esperti hanno addestrato 12 cani a rimanere immobili vicino ad un macchinario per misurare la loro risonanza magnetica funzionale. Ai cani venivano fatti ascoltare dei messaggi di apprezzamento e, oltre a queste parole, anche dei termini sconosciuti e neutri.

L’addestratore, nei confronti dei cani, si rivolgeva in tono di lode e altre volte con un tono neutrale. Nel frattempo il macchinario per la risonanza magnetica funzionale osservava ciò che accadeva nell’ambito delle regioni cerebrali dei cani.

Gli animali mostravano una maggiore attività nel cervello presso le regioni uditive e nella parte subcorticale e in quella corticale. Sentendo però l’intonazione di lode ripetuta più volte, si vedeva che cambiava l’attività cognitiva nella parte più antica del cervello.

Non accadeva lo stesso quando venivano pronunciate parole sconosciute. Quindi da questo gli scienziati hanno dedotto che è proprio la parte più antica del cervello degli animali che è coinvolta nell’elaborazione del significato delle parole.

In particolare lo studio ha messo in evidenza che per il cane è importante sia quello che diciamo, ma anche il tono con cui lo pronunciamo.

Cosa succede nei cani quando ricevono un complimento

Facciamo un paragone con gli esseri umani, per vedere che cosa succede nei cani e nel loro cervello quando ricevono un complimento, per cercare di comprendere esattamente se sono in grado di capire quando vengono rivolte loro parole di lode.

Nell’uomo la regione uditiva subcorticale reagisce soprattutto all’intonazione. Poi vengono attivate le parti più recenti dell’evoluzione cerebrale per decodificare il significato delle parole. Nel cane sembra che i due elementi vengano elaborati separatamente.

Quindi da un lato viene elaborata l’intonazione e dall’altro il significato delle parole. Mentre noi utilizziamo l’emisfero sinistro del cervello, il cane invece usa l’emisfero cerebrale destro.

Il cane riesce a capire un complimento

Però c’è stata un’altra scoperta molto importante, che ci fa comprendere se il cane riesce a capire che gli stiamo facendo un complimento.

Infatti sembrerebbe che i nostri fedeli amici elaborino i suoni delle parole in maniera gerarchica, analizzando prima la componente emozionale nella parte più antica del cervello e poi passando ad attivare la corteccia, la parte più recente dell’evoluzione cerebrale, per il significato delle parole.

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Soprattutto il concetto nasce dalla convinzione che i cani riescano a sentire odori e rumori che noi umani non riusciamo a percepire. Inoltre molti ritengono che i nostri amici a quattro zampe possano avere anche dei segnali premonitori per quanto riguarda, per esempio, il verificarsi di catastrofi naturali.

Ci sono altri quattro zampe che riescono a rendersi conto perfettamente di quando stiamo per rientrare a casa, dopo un periodo di lontananza. Ma si tratta di una verità? È vero che esiste il sesto senso dei cani?

Spesso si tratta di un misto tra false verità, mistero e convinzioni di carattere scientifico. Vediamo di scoprire che cosa c’è in tutto questo.

I cani possono sentire ciò che noi non percepiamo?

In realtà è difficile riuscire veramente a capire se si tratta di una situazione che rientri nella sfera del paranormale o se il tutto sia avvalorato da una teoria scientifica. È chiaro, però, che ci sono delle verità che non possono non essere prese in considerazione.

Prendiamo, per esempio, il senso dell’udito. Mentre noi umani abbiamo soltanto due muscoli per orecchio, i cani ne hanno 18 e le loro orecchie sono orientabili. Questo vuol dire che i nostri pelosetti sono capaci di ascoltare in diverse direzioni.

Inoltre il loro udito è molto più potente del nostro e riescono a sentire delle frequenze molto alte che noi non percepiamo. Quindi può essere logico che i cani sentano dei rumori che per noi rimangono nascosti.

È in questo senso anche che si colloca quella convinzione, secondo la quale i cani riescono a sentire quando si avvicinano disastri naturali. Ma scopriamo di più riguardo a questo argomento.

I cani prevedono terremoti e tempeste?

Bisogna sempre considerare che fenomeni naturali, come terremoti e tempeste, non avvengono improvvisamente come a noi sembra. In genere questi disastri sono preceduti da alcuni segnali che noi non riusciamo a percepire.

A volte, per esempio, nel caso delle attività sismiche ci sono delle vibrazioni che avvengono giorni prima e noi vediamo gli animali che iniziano a correre in maniera strana, che cercano di mettersi al riparo. Questo è molto semplice da spiegare, perché i cani potrebbero sentire le più leggere vibrazioni che avvengono in profondità nel sottosuolo. Lo stesso vale per le tempeste più forti.

I cani sono in grado di leggere nel pensiero?

Alcuni sono convinti che i cani riescano a “leggere nel nostro pensiero”. In realtà è molto facile da spiegare anche questa specie di abitudine. Non si tratta di pensare ad un senso che rientri nel paranormale. Infatti, ormai da tantissimi secoli tutto sta nella loro capacità di osservazione.

I nostri pelosetti studiano il nostro linguaggio del corpo, le nostre abitudini ed è per questo che abbiamo questa sensazione che riescano a leggere il nostro pensiero.

A loro basta soltanto vedere le nostre espressioni e i nostri occhi per percepire le sensazioni che proviamo, se ci sentiamo felici o tristi. Senza contare che poi, quando abbiamo fame, di solito si verifica un calo di zuccheri nel sangue e il nostro fedele amico riesce a fiutarlo, quindi è logico che capisce che abbiamo intenzione di andare a mangiare di lì a poco.

I cani hanno un potere olfattivo molto più alto del nostro

C’è da dire poi che quello che a noi apparirebbe come sesto senso può derivare anche dal potere olfattivo dei nostri fedeli amici, che riescono a captare anche gli odori minimi. Ecco perché riescono, per esempio, a fiutare le tracce di una persona e spesso vengono impiegati alcuni cani adeguatamente addestrati anche dalle forze dell’ordine nella ricerca di persone scomparse.

I cani possono vedere presenze che noi non percepiamo?

Alcuni pensano che i cani, grazie al loro sesto senso, riuscirebbero a prevedere delle presenze paranormali che noi non vediamo. Questo non è scientificamente dimostrabile, a meno che le presenze anomale rilascino energia elettrostatica che il nostro Fido sarebbe in grado di sentire.

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Specialmente quando i cani vivono in uno spazio ampio in cui possono girare liberamente, appare frequente vederli addormentati o rilassati sotto il sole.

Quindi viene spontaneo chiedersi come mai i cani amano dormire al sole. Se vogliamo indagare sulla questione, dobbiamo premettere che ci sono molti fattori che incidono su questo comportamento.

Innanzitutto i nostri amici a quattro zampe hanno sviluppato un istinto specifico, che li spinge a trovare beneficio proprio traendolo dai raggi solari. Ma andiamo più in fondo e spieghiamo perché i cani amano dormire al sole.

I motivi per cui i cani dormono al sole

Ci sono varie ragioni per cui i cani amano dormire al sole. Al di là del puro piacere che possono ricavare nel riscaldarsi, il loro istinto li guida a mettere in atto questo comportamento perché è un modo di fare che può veramente essere molto utile per la loro salute.

In generale il cane dorme al sole perché gli piace. Può essere una motivazione banale, ma in realtà non lo è, perché, come adesso avremo modo di vedere, ci sono molti benefici che i cani traggono dall’esposizione ai raggi solari. Andiamo a vedere di che cosa si tratta.

Uno stimolo di tipo sensoriale

Il sole per i cani è uno stimolo sensoriale. Come accade per gli esseri umani, quando un cane si espone al sole, si sente più caldo, al sicuro e in una situazione di conforto generale. Quindi per questo viene stimolato anche ad addormentarsi e a riposarsi dalle sue fatiche.

Si tratta di un comportamento innato, come quello, al contrario, che spinge il nostro pelosetto a cercare luoghi d’ombra quando fa molto caldo.

La stimolazione della vitamina D

Abbiamo detto che esporsi al sole ed addormentarsi sotto i raggi solari per il cane è molto utile anche per quanto riguarda la sua salute. Infatti l’esposizione ai raggi solari può stimolare la produzione di vitamina D.

Questa vitamina è fondamentale perché permette al nostro pelosetto di assorbire meglio il calcio e quindi di prevenire l’indebolimento delle ossa. Ma la vitamina D ha anche un’altra funzione essenziale, che è quella di preservare il sistema nervoso e muscolare, oltre che di regolare l’equilibrio tra il calcio e il fosforo.

Sono sempre i raggi solari a fare tutto ciò attraverso un processo che fa da interazione con gli oli naturali della pelle del cane. Quando vediamo il cane sdraiato al sole che si lecca, dobbiamo comprendere che non lo fa soltanto per un senso di piacere, ma anche per assorbire la vitamina D dal pelo.

Cosa fare se il cane sta troppo esposto al sole

È vero che il sole è molto importante per tutte le ragioni che abbiamo detto anche in termini di salute, ma una sovraesposizione, specialmente nei cuccioli e nei cani anziani, può creare dei problemi. Per esempio, nel cane anziano la sovraesposizione ai raggi solari può diventare pericolosa se soffre di malattie che interessano l’apparato polmonare e quello cardiaco.

Inoltre, sia i cani anziani che i cuccioli potrebbero andare incontro più facilmente ad un colpo di calore, oltre che a scottature e sviluppo di eritemi. Per questo è importante favorire l’esposizione ai raggi solari, ma cercando comunque di non esagerare.

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Eppure non bisogna scoraggiarsi, perché, se anche un felino e un quattro zampe canino possono mostrare diffidenza nel primo approccio, è possibile poi che diventino grandi amici.

In fin dei conti bisogna sempre tenere presente che i nostri amici animali sono in grado di provare molta empatia nei confronti dei loro simili. Quando si affezionano possono diventare davvero inseparabili.

Tutto sta nelle tecniche molto importanti fin da quando cani e gatti arrivano nello stesso ambiente. Tutto ciò è molto importante, perché così si fa attenzione a non scatenare gelosie che possono mettere in crisi il rapporto fra cani e gatti che vivono nella stessa casa.

Inoltre bisogna imparare bene a leggere il linguaggio del corpo di questi animali, per capire che cosa loro vogliono comunicarci, anche in relazione ai loro simili. Cerchiamo di capirne di più anche da questo punto di vista e quali sono le tecniche da adottare per fare in modo che cani e gatti vivano d’accordo e felici.

Il linguaggio del corpo dei cani e dei gatti nella loro relazione

Badiamo innanzitutto alla posizione della coda del gatto e del cane. A volte questi animali possono avere una coda dritta in verticale. Per il gatto questa posizione vuol dire che è ben disposto nei confronti del cane, mentre il cane di solito adotta questo atteggiamento quando vuole essere un dominatore.

Differenze anche per quanto riguarda le orecchie abbassate all’indietro, perché il gatto le mette in questa posizione quando è arrabbiato, mentre il cane vuole dimostrare il suo desiderio di giocare.

Se il gatto fa le fusa e ringhia, vuole manifestare un certo affetto. Se lo fa il cane, potrebbe essere un avvertimento. Ritornando alla coda, se il gatto la muove agitandola, sta cercando di manifestare la sua tensione, mentre il cane vuole dimostrare un comportamento di giocosità e felicità.

Come fare in modo che cani e gatti vadano d'accordo

Un cane e un gatto possono imparare nel tempo a comprendersi e a rispettarsi. È così che imparano ad amarsi in maniera reciproca, facilitando le condizioni di una possibile convivenza. Ecco alcune tecniche che dobbiamo adottare per far andare d’accordo cani e gatti che vivono nella stessa casa.

La conoscenza fin da piccoli

È molto importante che i due amici a quattro zampe vengano avviati ad un reciproco approccio e conoscenza fin da quando sono cuccioli. A volte li possiamo vedere in conflitto, ma non dobbiamo intervenire né a favore dell’uno né a favore dell’altro. Per loro tutto potrà così trasformarsi in un momento ludico.

Lasciare a ciascuno il suo spazio

Molto importante è cercare di rispettare gli spazi vitali di ogni animale. Tutto questo è fondamentale perché si evitano disagi all’uno e all’altro. Per esempio può essere molto utile lasciare dei punti in alto in cui il gatto possa appostarsi, stando lontano dall’attenzione del cane e controllando il suo territorio.

Farli giocare insieme

Anche il gioco è un momento molto importante, perché, se cane e gatto imparano a giocare insieme, imparano anche le abitudini e il linguaggio comunicativo dell’altro. Il gioco è un importante momento di comunicazione. Possono trovare un punto di incontro proprio nei momenti ludici.

Naturalmente almeno all’inizio non lasciamoli da soli, ma controlliamo la loro relazione, in modo che non ci siano atteggiamenti eccessivi né da parte di un animale né da parte dell’altro.

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Perché i cani sospirano? In realtà ci sono molti fattori che stanno alla base dell’ipotesi del chiarire il perché i cani sospirano. Possiamo capirne di più cercando di capire il contesto in cui il sospiro viene emesso.

Il linguaggio dei cani può variare a seconda delle situazioni. Quindi dobbiamo diventare molto esperti se adottiamo un amico a quattro zampe per capire che cosa ci vuole comunicare anche attraverso quelli che sembrano dei veri e propri sospiri.

È sempre essenziale trovare la chiave di lettura più giusta, tenendo conto anche della diversa tipologia di sospiro emessa dal cane. E allora cerchiamo di analizzare quali sono queste differenti tipologie di sospiro.

Quali sono i diversi tipi di sospiro del cane

Ci sono vari tipi di sospiri da segnalare per quanto riguarda il nostro pelosetto. Le tipologie possono variare a seconda degli altri segni che li accompagnano. Per esempio, se il cane sospira con gli occhi chiusi, vuole comunicare una sensazione di tranquillità.

Invece, se i suoi occhi sono aperti, potrebbe comunicare uno stato di disagio o di tensione. Un altro fattore che bisogna tenere in considerazione è il tempo del sospiro, se è un sospiro prolungato è probabile che il nostro pelosetto sia sereno, mentre, se è ripetuto più volte in maniera frequente e per poco tempo, potrebbe esprimere un certo disagio.

Naturalmente bisogna distinguere anche un cane che sospira da un pelosetto che ansima, perché sono due cose completamente diverse.

Quali sono le ragioni per cui un cane sospira

Per capire che cosa il cane ci vuole comunicare attraverso il sospiro, bisogna analizzare il contesto. Infatti spesso per una persona non esperta è difficile interpretare i suoni emessi dal nostro amico a quattro zampe.

Ci sono, proprio analizzando il contesto, delle specifiche ragioni che stanno alla base del fatto che i cani sospirano. Allora scopriamo perché i cani sospirano.

Il rilassamento

Il sospiro può essere anche un segnale di rilassamento. In questo caso il cane lo vuole comunicare al padrone, anche attraverso altri segnali, come per esempio tenendo gli occhi socchiusi. È tutto il suo linguaggio corporeo che lascia intendere uno stato generale di relax.

Lo vediamo per esempio quando il nostro migliore amico canino si distende sul divano trovando una posizione particolarmente rilassata.

Il disagio

Però il sospiro a volte può indicare una situazione del tutto opposta a quella che abbiamo descritto. Il cane può sospirare anche per comunicare uno stato di disagio che può essere fisico o psicofisico. Lo possiamo vedere quando si gira in continuazione o quando sbuffa con una certa insistenza.

Lo vediamo bene anche quando il cane si mostra irrequieto e ripete più volte il sospiro frequentemente nel giro di breve tempo. In questo caso è meglio non trascurare il problema, provando a tranquillizzare il nostro cane ed eventualmente, se non riusciamo a calmarlo, bisogna contattare subito il nostro veterinario di fiducia.

Un senso di frustrazione

I cani potrebbero sospirare anche perché c’è qualcosa che li turba, di fronte alla quale appaiono rassegnati o frustrati. Un esempio tipico è quello in cui, quando ci sediamo a tavola, il pelosetto comincia a chiedere del cibo senza riceverlo.

In questi casi il sospiro è accompagnato da occhi spalancati. E poi ci sono altre manifestazioni di cui tenere conto, come il fatto che il cane poggia ripetutamente la zampa verso di noi. Il suo è come se fosse un disappunto riguardo ad una situazione da cui non riesce ad uscire, anche se tenta continuamente di farlo.

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Come fare, quindi, ad insegnare al cane a non abbaiare in modo eccessivo? Ovviamente i quattro zampe comunicano con un linguaggio molto particolare e, se abbiamo un cagnolino in casa, dovremmo fare in modo di mettere a punto un certo rapporto di fiducia con lui.

Bisogna dire, comunque, che la possibilità di abbaiare non è l’unico modo per il cane di comunicare. È anche importante comprendere al meglio quali sono le necessità del nostro Fido e cosa vuole dirci con il suo modo di comunicare.

Infatti, se il cane abbaia in un modo che ci sembra eccessivo, potrebbe volerci segnalare un vero e proprio problema oppure potrebbe volerci dire di avere bisogno di qualcosa. Ma come fare ad educare il nostro cane ad abbaiare di meno, ad esempio se abitiamo nell’appartamento di un condominio? Ecco alcuni suggerimenti utili.

I cani abbaiano senza un motivo?

A volte siamo convinti che il nostro cane, quando abbaia, lo fa anche senza un motivo ben preciso. In realtà gli esperti spiegano che c’è sempre una ragione per questo comportamento che il cane mette a punto, ma non sempre siamo in grado di comprenderlo pienamente.

Potrebbe voler dire che ha sentito un rumore che lo ha fatto insospettire, anche se ad una certa distanza, un rumore che magari noi non percepiamo pienamente.

I quattro zampe possono abbaiare per diversi motivi, anche per un principio che riguarda la protezione, il senso del territorio o anche per una particolare insicurezza.

Perché i cani abbaiano nei confronti di altri cani

Quando un cane abbaia nei confronti di altri cani, solitamente si tratta di un’azione che potrebbe essere definita a tutti gli effetti comune e normale. Ma qual è il motivo alla base di tutto questo? Il pelosetto potrebbe agire in questo modo perché vuole, ad esempio, proteggerci oppure perché prova una certa sensazione di timore.

Perché il cane abbaia quando si trova da solo

Per quale motivo il cane si mette ad abbaiare nel momento in cui si trova da solo? Si potrebbe trattare in questo caso di una vera e propria sensazione di essere abbandonato. Per rimediare a questa situazione dovremmo abituare il nostro pelosetto a trascorrere del tempo senza la nostra presenza.

È, però, opportuno agire in maniera precisa mettendo a punto l’intervento da parte di un addestratore, per riequilibrare il rapporto che si è venuto a creare tra di noi e Fido.

I suggerimenti per educare un cane a non abbaiare molto

Naturalmente non possiamo impedire ad un cane di abbaiare nel corso della giornata. Esistono, però, dei suggerimenti che possono aiutare a creare un rapporto più sereno con il cagnolino, anche con la piena comprensione delle sue esigenze e dei motivi per i quali abbaia così tanto in certe situazioni.

Per prima cosa dovremmo sempre essere certi di non far mancare tutte le attenzioni nei confronti del cane. Cerchiamo sempre di rispettare i momenti dedicati al riposo e portiamolo con regolarità, rispettando sempre le sue esigenze, a fare delle passeggiate e il giusto esercizio fisico, tenendo conto naturalmente del suo stato di salute.

Un altro fattore fondamentale è quello che riguarda proprio la comunicazione che instauriamo con lui. In questo modo avremo la possibilità di accrescere l’intesa.

Instaurare una certa intesa

Per prima cosa è necessario capire il motivo per il quale il cagnolino abbaia così tanto. Dobbiamo sempre comprendere cosa fare in base alla ragione alla base di questo comportamento. Se il cane abbaia molto perché vuole segnalare un rischio, facciamogli capire che abbiamo compreso ciò che vuole dire e cerchiamo anche di fargli comprendere che non ha la necessità di continuare a fare altro.

Utilizzare alcuni specifici comandi

È sempre molto importante far comprendere al nostro cane che ci sono alcune regole e alcuni comandi che dovrebbe rispettare in determinate situazioni. Quindi cerchiamo sempre di insegnargli a stare zitto o seduto.

Se si metterà ad abbaiare molto, quindi, sarà più semplice fargli comprendere che non dovrebbe continuare. Quando si comporta nel modo adeguato, in base alle nostre regole, possiamo premiarlo con un biscotto oppure con qualche carezza, delle vere e proprie ricompense che risulteranno utili anche successivamente, in altre situazioni di questo tipo.

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È importante prendersi cura di un pelosetto, permettendogli di avere a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno per crescere nel migliore dei modi. La cura ovviamente passa anche dall’opportunità di insegnare al nostro amico a quattro zampe anche alcune regole importanti, alle quali dovrebbe fare riferimento per la sua quotidianità.

Una delle domande che in tanti si pongono è, ad esempio, quella relativa alle strategie per insegnare ad un cane a non tirare al guinzaglio. È qualcosa di importante, specialmente quando si è in presenza di un cucciolo, che viene portato a fare le passeggiate per le prime volte.

L'importanza del guinzaglio e delle passeggiate

Il guinzaglio è un accessorio molto importante, per badare anche alla sicurezza del nostro pelosetto. Può capitare, però, che il cagnolino riconosca questo accessorio come una costrizione. Per questo potrebbe avere un atteggiamento di preoccupazione e di ansia.

Può succedere anche che il nostro cagnolino abbia un carattere molto vivace e quindi non perda tempo nel tirare particolarmente il guinzaglio quando si trova fuori, durante una passeggiata.

Di certo è importante per i nostri quattro zampe poter avere la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta. Anche una passeggiata può essere utile per permettere la socializzazione degli animali e per consentire loro di fare un po’ di esercizio fisico, rimanendo quindi in salute.

Perché il cane tira il guinzaglio

I cani possono avere un’andatura maggiormente veloce rispetto alla nostra e quindi a volte non riusciamo a stare dietro ai quattro zampe, specialmente quando si mettono a correre o a camminare velocemente.

Si può trattare, quindi, di una questione di carattere, ma a volte anche di una particolare ansia che l’animale prova. Insomma, le situazioni che si possono venire a creare sono veramente tante e bisognerebbe sempre tenere conto di numerosi fattori, cercando di rimediare il più possibile anche quando si è in presenza di alcune cause che possono rappresentare un vero e proprio disagio per l’animale.

Le strategie e le tecniche da adottare in questi casi

Cosa fare, quindi, in tutte queste situazioni? Come insegnare al nostro cane a non tirare al guinzaglio mentre stiamo facendo una passeggiata insieme a lui? Sicuramente questa situazione non è qualcosa di positivo, soprattutto per la tranquillità del nostro pelosetto.

Per questo dovremmo sempre cercare di educarlo, con molta pazienza e rispettando i tempi del nostro amico fedele. Non dovremmo mai utilizzare un guinzaglio troppo corto oppure fermarci improvvisamente. In questi casi il cagnolino potrebbe anche spaventarsi.

Per esempio, a volte possiamo notare un cambiamento nel comportamento del cane già a partire dal momento in cui prendiamo il guinzaglio, perché è proprio in questo momento che il pelosetto capisce che sta per uscire di casa.

In questo caso cerchiamo di attendere per un po’ di tempo prima di uscire, facendo calmare il nostro Fido, ad esempio distraendolo con il suo giocattolo preferito.

Se il cane tira il guinzaglio quando stiamo facendo una passeggiata, fermiamoci per permettere anche a lui di fermarsi. A questo punto il guinzaglio tornerà morbido e potremo gestire nel migliore dei modi il tutto per continuare il percorso che stavamo facendo con maggiore sicurezza.

Con il guinzaglio dovremmo in pratica comunicare con il nostro amico a quattro zampe. Possiamo sempre tentare di lasciarlo il più possibile morbido, per fare in modo che la passeggiata possa avvenire senza ansia e stress.

Quando necessario, possiamo dare anche qualche piccolo colpo al guinzaglio, per permettere al cane di comprendere che è il momento di fermarsi. Ovviamente i colpi non dovrebbero essere intensi, perché altrimenti si finirebbe con lo strattonare il cagnolino.

Come insegnare al cane il modo corretto di passeggiare

Per permettere al cane di comprendere che non deve tirare al guinzaglio, possiamo innanzitutto insegnargli che ad un determinato segnale che facciamo lui dovrebbe fare attenzione a ciò che vogliamo dirgli. Quindi, facciamo ad esempio un piccolo suono con la bocca e, quando il cane presta la sua attenzione nei nostri confronti, diamogli una piccola ricompensa, per fargli comprendere che ha messo in atto un comportamento corretto.

Allo stesso tempo cerchiamo anche di far capire al nostro pelosetto come dovrebbe camminare, quale ritmo dovrebbe seguire nel corso della passeggiata. Diamogli un bocconcino come premio quando cammina correttamente e quando riesce a mantenere il guinzaglio più lento.

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