Storie di altri animali: le storie più belle di gattini, maialini e non solo https://cuorescodinzolante.it/cat/storie-di-altri-animali/ Sei anche tu un Cuore Scodinzlante? Sei nel posto giusto Sat, 04 Feb 2023 17:13:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7 https://cuorescodinzolante.it/wp-content/uploads/2022/09/cropped-logo-cuore-scodinzolante-32x32.jpg Storie di altri animali: le storie più belle di gattini, maialini e non solo https://cuorescodinzolante.it/cat/storie-di-altri-animali/ 32 32 Cos'è la leucemia felina e come si cura https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/leucemia-felina/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/leucemia-felina/#respond Sat, 04 Feb 2023 17:13:57 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=7227 Proprio come per gli umani, la leucemia è una malattia con la quale non si scherza! Ogni anno migliaia e migliaia di animali, tra cui molti cani e molti gatti perdono la loro vita proprio per questa brutta malattia. E' proprio per questa ragione che bisogna essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per […]

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Proprio come per gli umani, la leucemia è una malattia con la quale non si scherza! Ogni anno migliaia e migliaia di animali, tra cui molti cani e molti gatti perdono la loro vita proprio per questa brutta malattia. E' proprio per questa ragione che bisogna essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per poter combattere insieme questo brutto mostro. Ecco che cos'è la leucemia felina e come si può curare questa malattia.

Che cos'è la leucemia felina?

la leucemia felina: cosa sapere

La leucemia felina è una patologia virale che si diffonde con estrema semplicità tra i gatti. Al momento è una delle cause di morte più diffuse in questa specie poiché si tratta di una malattia che non sempre è così facile da diagnosticare. Purtroppo alcuni sintomi si manifestano solo quando la malattia è ormai ad uno stadio troppo avanzato.

In veterinaria questa malattia viene indicata con la sigla FELV ed è causata da un retrovirus che attacca le cellule dei gatti il cui apparato immunitario risulti essere più debole e compromesso. La leucemia infatti, non è pericolosa in sé, ma proprio per tutte le altre condizioni che è capace di generare. Sappiamo inoltre che il contagio avviene tra esemplari di una stessa specie tramite lo scambio di liquidi infetti.

Tra i sintomi più comuni della malattia troviamo l'anemia, la perdita di appetito e il calo ponderale ma anche febbre, spossatezza e immunodepressione. Da non dimenticare la comparsa di altri segnali come ad esempio l'ingrossamento dei linfonodi, vomito e diarrea cronica, lesioni cutanee e nei casi più gravi anche le convulsioni. In alcuni casi il soggetto colpito potrebbe rimanere asintomatico per moltissimo tempo, in quanto non sempre la malattia si manifesta nell'immediato.

E' possibile curare la leucemia felina?

Un metodo molto valido per respingere la leucemia felina è quello di praticare la prevenzione. Si può quindi decidere di vaccinare il gatto che vive in casa e tutti quelli che vivono in compagnia di altri gatti. Non esiste una cura per annientare la malattia, ma comunque esistono dei farmaci grazie ai quali il gatto può avere un'aspettativa di vita leggermente più alta.

Ovviamente bisogna tenere in considerazione molti altri fattori come ad esempio lo stato di salute del gatto e il modo in cui questo risponde alle cure e ai vari trattamenti. Proprio per questo vengono eseguiti dei controlli periodici proprio per tenere sotto stretto monitoraggio la condizione del gatto malato. Purtroppo in alcuni casi non si può fare nulla, in quanto parliamo di una malattia tremendamente aggressiva che distrugge tutte le barriere di difesa del gatto.

Fonte: Miciogatto.it

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Perché il mio gatto non vuole essere accarezzato da nessuno? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/perche-il-mio-gatto-non-vuole-essere-accarezzato-da-nessuno/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/perche-il-mio-gatto-non-vuole-essere-accarezzato-da-nessuno/#respond Wed, 01 Feb 2023 09:26:00 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6971 Partiamo dal presupposto che ogni animale è dotato di un proprio carattere e modo di fare, esattamente come noi umani. Se però il cane è un animale che ha quasi bisogno del contatto fisico, il gatto è un po’ diverso. Infatti, ci sono pelosi che preferiscono dimostrare e prendere l’affetto in diverso modo. Ma scopriamo […]

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Partiamo dal presupposto che ogni animale è dotato di un proprio carattere e modo di fare, esattamente come noi umani. Se però il cane è un animale che ha quasi bisogno del contatto fisico, il gatto è un po’ diverso.

Infatti, ci sono pelosi che preferiscono dimostrare e prendere l’affetto in diverso modo. Ma scopriamo il vero motivo.

Quali sono i motivi per il quale il gatto non vuole farsi accarezzare?

Quando adottiamo un gatto pensiamo subito che possa diventare immediatamente il nostro migliore amico e che potremo servircene per le coccole, carezze e baci. In realtà non è proprio così. Soprattutto con un felino ci vuole un po’ più di tempo, perché per natura sono diffidenti.

È normale fare l’errore di pensare che il gatto sia antipatico o di poca compagnia se non è disposto a farsi accarezzare, ma dietro ci potrebbero essere delle motivazioni. Vediamole insieme.

La socializzazione

Il gatto, così come il cane, ha bisogno di essere educato e di socializzare. Questi due elementi andranno a costituite la personalità del felino. Infatti, se il micio è abituato sin da piccolo ad essere coccolato e accarezzato sarà più predisposto al contatto anche da adulto.

Se il momento della socializzazione è avvenuto nel modo giusto, per il gatto non sarà difficile accettare di ricevere l’affetto. Anzi, al contrario, sarà lui che lo ricercherà.

Diverso è il discorso per i gatti randagi o maltrattati. Purtroppo per loro, ciò che hanno passato li porterà ad essere molto più diffidenti e il contatto umano darà loro fastidio. Non è cattiveria, ma paura.

Paura o situazioni traumatiche

Il gatto è un animale che di natura ha paura anche se non lo dimostra. La loro sensibilità accentua tutti quei fenomeni di tensione e angoscia. Quando vediamo il felino tranquillo che si riposa, in realtà attiva l’attenzione. Quindi, anche solo una carezza potrebbe spaventarlo e innervosirlo.

Inoltre, se siamo a conoscenza che il micio ha sofferto in passato, non insistiamo con le coccole o il contatto, perché otterremo solo l’effetto contrario. Piuttosto abbiate pazienza e sarà lui a venire da voi quando si sentirà pronto.

Dolori

Un altro motivo per il quale il gatto non vuole farsi accarezzare è perché prova dolore o è affetto da quale malattia. Talvolta, anche solo una leggera pressione su di lui, potrebbe significare aumentare il dolore a dismisura. Ecco perché probabilmente non sarà proprio felice.

Questa situazione è più facile da comprendere se il gatto è sempre stato molto coccolone e poi di punto in bianco è cambiato.

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Munchkin, caratteristiche fisiche e caratteriali https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/munchkin-caratteristiche/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/munchkin-caratteristiche/#respond Fri, 27 Jan 2023 18:51:56 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6744 La razza del gatto Munchkin è di piccole dimensioni. È un gatto molto popolare soprattutto perché è diventato particolarmente conosciuto per le sue caratteristiche fisiche speciali. In particolare questo si caratterizza per la forma molto strana delle zampe. Infatti comunemente viene chiamato anche gatto dalle zampe corte o gatto nano. Ma soltanto da poco questo […]

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La razza del gatto Munchkin è di piccole dimensioni. È un gatto molto popolare soprattutto perché è diventato particolarmente conosciuto per le sue caratteristiche fisiche speciali.

In particolare questo si caratterizza per la forma molto strana delle zampe. Infatti comunemente viene chiamato anche gatto dalle zampe corte o gatto nano.

Ma soltanto da poco questo tipo di gatto è stato riconosciuto e si è diffuso. Tuttavia esistono delle prove, secondo le quali il gatto Munchkin sarebbe conosciuto già a partire dagli anni ’40. È un gatto affettuoso, socievole, molto intelligente e sa essere davvero molto curioso ed estroverso.

Ma andiamo nei dettagli e approfondiamo le caratteristiche fisiche e quelle comportamentali del gatto Munchkin.

Le caratteristiche dell'aspetto fisico del Munchkin

Un gatto di razza Munchkin
Unsplash

A livello fisico il Munchkin somiglia a tutte le altre razze di gatti tipicamente europei. L’unica particolarità, come abbiamo già anticipato, risiede nelle zampe. Si tratta di zampe particolarmente corte, anche se dobbiamo distinguere quelle anteriori da quelle posteriori.

Infatti le zampe posteriori sono più grandi, facendo il confronto con quelle anteriori. Le caratteristiche del viso sono molto diversificate e possono variare da un gatto all’altro.

La stessa cosa si può dire per ciò che concerne i colori e le varietà in generale. Per esempio, possiamo avere sia gatti con pelo lungo che gatti con pelo medio e con pelo corto.

Quando il Munchkin ha il pelo corto, ha uno strato molto morbido e il pelo lungo lo aiuta ad adeguarsi ad ogni tipo di ambiente. È un gatto particolarmente piccolo. Infatti, per esempio, le femmine hanno un peso che va dai due ai quattro chili.

Non può essere considerato, comunque, un gatto in miniatura di un’altra razza.

Le caratteristiche comportamentali del Munchkin

A dispetto delle sue zampe corte, il Munchkin non è goffo o particolarmente lento. Anzi è proprio il fatto che abbia queste gambe così particolari che lo rende un gatto molto veloce.

Il gatto Munchkin può essere davvero velocissimo e si può arrampicare in posti molto alti. Per le sue piccole dimensioni riesce ad infilarsi praticamente ovunque. Inoltre è un gatto molto attivo, giocherellone. È una razza felina affettuosa ed estroversa.

È un gatto molto intelligente e curioso, perché ama molto esplorare l’ambiente che lo circonda. Per occuparsi di un gatto Munchkin bisogna fornirgli sempre degli stimoli differenti, in modo che possa sfogare tutta la sua energia. Non necessita di cure speciali rispetto ad altri tipi di felini. In base al pelo bisogna pettinarlo una volta, due volte a settimana oppure più volte.

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Il mio gatto beve molto ma non vuole mangiare: quali potrebbero essere le cause? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/gatto-beve-molto-ma-non-vuole-mangiare/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/gatto-beve-molto-ma-non-vuole-mangiare/#respond Fri, 27 Jan 2023 17:18:40 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6725 Capire che cosa passa per la testa ai cani e ai gatti non è certo una cosa semplice per noi umani. Questo perché hanno un modo di esprimersi totalmente diverso dal nostro e soprattutto esigenze che spesso non collimano con le nostre. Quando un animale non mangia è sicuramente sintomo di preoccupazione, soprattutto se non […]

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Capire che cosa passa per la testa ai cani e ai gatti non è certo una cosa semplice per noi umani. Questo perché hanno un modo di esprimersi totalmente diverso dal nostro e soprattutto esigenze che spesso non collimano con le nostre. Quando un animale non mangia è sicuramente sintomo di preoccupazione, soprattutto se non sappiamo dare una risposta alle nostre domande. Ma per quali motivi un gatto potrebbe voler bere molto senza mangiare niente? Scopriamolo insieme.

Cosa fare quando un gatto non vuole mangiare?

I motivi per cui un gatto beve senza mangiare

Spesso, quando scopriamo che il nostro animale domestico non vuole mangiare, nasce in noi una grande preoccupazione. Questo perché pensiamo che abbia dei problemi di salute di cui non siamo a conoscenza e che quindi possa soffrire senza che noi c'è ne accorgiamo. Proprio per questo motivo è importante scoprire il motivo che porta nel gatto la scelta del digiuno.

Se il gatto annusa il cibo ma non lo mangia, molto probabilmente non gradisce ciò che ha nella ciotola. Magari questo alimento è troppo caldo, il gusto non è di suo gradimento oppure non ha semplicemente fame. In questo caso si può pensare di sostituire il cibo, raffreddarlo oppure toglierlo dalla portata del gatto e riproporglielo in un secondo momento.

Un gatto potrebbe rifiutare il cibo anche se questo è totalmente diverso rispetto a ciò che è solito consumare, oppure se sta vivendo sulla sua pelle i sintomi di un'intossicazione alimentare. I problemi di natura medica possono essere davvero molti, come ad esempio problemi gengivali, disfunzioni renali e intestinali e molto altro ancora. In questo caso è necessario contattare il veterinario, in modo che possa visitare il gatto e capire la causa del problema.

Il gatto non mangia ma beve molto. Che cosa significa?

Un'altra situazione che spesso si presenta, vede il digiuno nel gatto, il quale però continua a bere in maniera spassionata. Si tratta in un atteggiamento che fa senza dubbio riflettere il padrone, in quanto risulta strano come un gatto possa bere molto senza mangiare niente. Questo sintomo non è da sottovalutare poiché potrebbe essere in corso un'insufficienza renale.

Questa però tende a comparire in correlazione ad altri sintomi, come ad esempio la letargia, un abbattimento dell'umore e anche la presenza di vomito, diarrea e perdita di peso. L'unico modo per diagnosticare la condizione del gatto è quella di sottoporlo ad un esame del sangue e delle urine. La stessa situazione potrebbe verificarsi laddove il gatto non sia completamente a digiuno, ma limitasse le porzioni di cibo ingerite.

Bisogna quindi attendere poche ore in modo da verificare se il gatto ricomincia a mangiare in maniera spontanea. Se questo non avviene, è invece necessario correre dal veterinario, in quanto l'insufficienza renale è davvero molto grave e, se trascurata, potrebbe condurre il cucciolo alla morte. Quasi sempre, comunque, quando si verifica tutto questo il problema può essere di origine intestinale oltre che renale, ma solo una visita potrà risolvere la questione.

Fonte: TheYoupettv

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Il tiragraffi è un accessorio utile per i nostri felini? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/il-tiragraffi-e-un-accessorio-utile/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/il-tiragraffi-e-un-accessorio-utile/#respond Wed, 25 Jan 2023 14:31:00 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6494 Molti degli accessori che regaliamo ai nostri animali hanno uno scopo ludico, mentre altri uniscono l'utile al dilettevole. Oggigiorno infatti, il panorama dedicato alla cura degli animali domestici è davvero variegato e ogni animale ha una grande possibilità di scelta sia per quanto riguarda il cibo che gli accessori. Un oggetto che risulta tipicamente pensato […]

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Molti degli accessori che regaliamo ai nostri animali hanno uno scopo ludico, mentre altri uniscono l'utile al dilettevole. Oggigiorno infatti, il panorama dedicato alla cura degli animali domestici è davvero variegato e ogni animale ha una grande possibilità di scelta sia per quanto riguarda il cibo che gli accessori. Un oggetto che risulta tipicamente pensato per i gatti prende il nome di tiragraffi. Ma come funziona e soprattutto, è così utile per i nostri animaletti?

Che cos'è il tiragraffi per i gatti e come scegliere quello più indicato?

Il tiragraffi e la sua utilità

Il tiragraffi è un accessorio fondamentale per chiunque abbia un gatto. Si tratta infatti di una struttura che riesce ad attirare l'attenzione del felino e gli permette di sfogare ansia e stress senza rovinare tendaggi e tessuti di casa. Questo perché, molto spesso, il gatto tende a farsi le unghie sui divani o sui tappeti e questo non è sicuramente un comportamento che molti umani sono portati a tollerare.

I modelli più nuovi sono ricchi di accessori che possono essere utilizzati per intrattenere il felino. Solitamente un tiragraffi è realizzato in cartone o con un materiale ruvido che permette al gatto di limarsi le unghie senza danneggiarsi. Possiamo quindi descriverlo come una sorta di palestra che non solo permette al gatto di trascorrere del tempo in completa armonia, ma lo intrattiene per molto tempo.

In commercio esistono davvero molte varietà di tiragraffi. Alcuni di questi sono a più piani e sono dotati di palline e accessori che hanno lo scopo di attirare l'attenzione del gatto. Altri invece, sono a forma di animale o di cactus, proprio per riprodurre delle cose che il felino può trovare in natura. Per scegliere un tiragraffi di qualità è quindi importante valutare la tipologia di prodotto che si vorrà acquistare e lo spazio che si decide di riservare a questa struttura.

Laddove lo spazio fosse poco, è possibile acquistare il tappeto tiragraffi che può essere collocato e poi eliminato quando non serve più. Esistono dei tiragraffi che sono dotati di ripiani su cui il gatto può trascorrere delle ore in totale relax, schiacciando perfino un piacevole sonnellino. Anche in questo caso, prima di optare per la giusta scelta, bisogna valutare le preferenze del proprio gatto.

Perché il tiragraffi è un accessorio di cui non si può fare a meno?

Come abbiamo detto prima, sono davvero tanti i motivi per cui vale la pena acquistare un tiragraffi. Il primo di tutti vede la possibilità di salvare i propri oggetti e mobili dalle unghie del gatto. Molto spesso, infatti, questi tendono a limare i propri artigli sui divani, sulle tende, sui muri con la carta da parati, ma anche sulle porte, danneggiandole in via definitiva. Grazie al tiragraffi quindi, il gatto potrà disporre di un oggetto pensato appositamente per questo scopo.

Allo stesso tempo appare molto utile in quanto è pensato per essere una struttura da riservare al gatto: lui percepirà che quel luogo è solamente suo. I modelli messi a disposizione dal mercato sono inoltre molto belli anche sotto il profilo estetico, motivo per cui si sposano alla perfezione con ogni tipo di arredamento. Scegliere un tiragraffi è una scelta responsabile per un gatto, il quale potrà così soddisfare i suoi bisogni godendo di un passatempo davvero molto divertente.

Fonte: AnimalPedia

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In che modo togliere le croste dagli occhi dei gatti? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/in-che-modo-togliere-le-croste-dagli-occhi-dei-gatti/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/in-che-modo-togliere-le-croste-dagli-occhi-dei-gatti/#respond Wed, 25 Jan 2023 10:08:00 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6489 Gli occhi dei gatti sono molto delicati e proprio per questo motivo richiedono degli accorgimenti particolari. Proprio come succede ai cani, ma anche a noi umani, è molto frequente che ai lati degli occhi vengano a crearsi delle crosticine che possono risultare piuttosto fastidiose. Ecco dunque come eliminarle senza dare troppo fastidio al gatto. Come […]

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Gli occhi dei gatti sono molto delicati e proprio per questo motivo richiedono degli accorgimenti particolari. Proprio come succede ai cani, ma anche a noi umani, è molto frequente che ai lati degli occhi vengano a crearsi delle crosticine che possono risultare piuttosto fastidiose. Ecco dunque come eliminarle senza dare troppo fastidio al gatto.

Come si formano le croste negli occhi dei gatti?

come eliminare le croste dagli occhi del gatto

Gli occhi dei gatti, così come quelli degli umani e dei cani, sono soggetti alla lacrimazione. E' proprio per questo che, molto spesso, nell'arco della giornata o dopo il riposo, possono formarsi delle crosticine o delle cispe che possono dare fastidio o causare dolore. Questo succede perché l'occhio deve mantenere la sua umidità per funzionare bene e per favorire una corretta visione da parte del gatto.

La formazione di crosticine ai lati degli occhi è qualcosa di fisiologico, ma può diventare patologico quando queste si formano con alta frequenza o se risultano essere particolarmente grandi. In questo caso può subentrare la lacrimazione eccessiva, che potrebbe essere la spia di qualche problema più grave. Solitamente queste crosticine si formano verso l'angolo interno dell'occhio, quello sita tra l'occhio stesso e il naso.

Come pulire gli occhi dei gatti eliminando le croste?

Prima di fare qualsiasi cosa, è bene ricordarsi che l'occhio del gatto è estremamente delicato e basta davvero molto poco per rovinare la vista al nostro felino preferito. Per non sbagliare, è meglio pulire con frequenza gli occhi dei gatti, in modo che le crosticine stiano fresche e non vadano a seccarsi troppo. Esistono diversi metodi per eliminare le cispe, ma quello migliore consiste nell'immergere del cotone nell'acqua tiepida ed eliminare la crosticina dall'esterno dell'occhio verso il naso.

Così facendo, i batteri vengono convogliati verso l'esterno e non vanno a finire dentro l'occhio. Ovviamente bisogna effettuare questo movimento con estrema delicatezza e cambiare il cotone quando si pulisce un occhio piuttosto che l'altro. Questo è un passaggio fondamentale soprattutto in caso di congiuntivite, in quanto usando lo stesso batuffolo l'infezione può essere trasmessa da una parte all'altra.

Un altro metodo molto efficace consiste nel preparare un infuso di camomilla da far raffreddare e poi passarla sugli occhi dell'animale sempre con un batuffolo di cotone. È importante inoltre tamponare la crosticina fino ad eliminarla e mai strofinare. Questo perché laddove la stessa fosse troppo secca, potrebbe aggrapparsi al pelo e causare al gatto un forte dolore. E' inoltre indicato bagnare leggermente la crosticina in quanto rimuoverla da asciutta è davvero fastidioso e poco raccomandabile.

Fonte: PlayDog&Cat

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Quante volte al giorno deve mangiare il gatto per rimanere in forma? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/quanto-deve-mangiare-il-gatto-per-rimanere-in-forma/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/quanto-deve-mangiare-il-gatto-per-rimanere-in-forma/#respond Tue, 24 Jan 2023 18:54:30 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6484 L'alimentazione non è importante solo per noi esseri umani, ma anche per gli animali. Questo perché per loro non esistono dei limiti e alle volte potrebbero mangiare così tanto da stare male. Per non parlare del fatto che, con l'avanzare degli anni, anche gli animali tendono ad accumulare peso e questo non fa sicuramente bene […]

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L'alimentazione non è importante solo per noi esseri umani, ma anche per gli animali. Questo perché per loro non esistono dei limiti e alle volte potrebbero mangiare così tanto da stare male. Per non parlare del fatto che, con l'avanzare degli anni, anche gli animali tendono ad accumulare peso e questo non fa sicuramente bene alla loro salute. Ma quante volte al giorno deve mangiare il gatto per rimanere in forma? Scopriamolo insieme.

Cosa sapere sull'alimentazione del gatto?

Quante volte mangiano i gatti?

Ogni animale merita i giusti accorgimenti per poter beneficiare di una corretta alimentazione. Solitamente i gatti sono molto agili e attivi, motivo per cui richiedono il giusto apporto calorico per svolgere al meglio tutte le azioni della giornata. Il gatto è un animale carnivoro ed è quindi doveroso offrirgli la giusta quantità di proteine provenienti dalla carne.

Bisogna inoltre tenere a mente che il gatto possiede dei denti che gli permettono di cacciare, ed è per questo che saprebbe cavarsela alla perfezione anche in natura. Quando un gatto vive allo stato brado, può infatti cibarsi di piccoli roditori, uccelli, insetti e perfino piccoli conigli. È molto difficile che il gatto mangi delle piante in quanto non ama le fibre ed è per questo che potrebbe optare al massimo per un po' di erba se ha dei fastidi allo stomaco.

La questione è diversa per il gatto domestico, in quanto questo è abituato a ricevere più coccole da chi si prende cura di lui. Ad ogni modo, rimane sempre carnivoro ed è per questo che bisogna rispettare il suo corpo. Pare infatti che il gatto non sia in grado di elaborare e trasformare i carboidrati, in quanto non ha gli enzimi per poterlo fare. Anche gli amminoacidi vengono assorbiti con molta difficoltà. Proprio per questo bisogna ricordarsi che il gatto non assimila le vitamine appartenenti al gruppo A, la Taurina, la Niacina e l'Acido linoleico.

Quante volte al giorno deve mangiare un gatto?

Per favorire una corretta alimentazione nel gatto bisogna anche seguire dei piccoli consigli che possano facilitare questo passaggio. Ovviamente, per sapere quante volte al giorno bisogna dare da mangiare al gatto, bisogna focalizzarsi sull'età dello stesso. I cuccioli, per esempio, avranno necessità di mangiare più volte rispetto ai tanti adulti.

In linea di massima è comunque preferibile dare uno snack come colazione e poi somministrare nelle giuste dosi il pranzo e la cena. Bisogna quindi offrire da mangiare al proprio gattino per circa tre volte al giorno. Dargliene meno o dargliene troppo potrebbe essere controproducente per la sua salute. Se per qualche motivo di natura individuale diventasse indispensabile dargli più cibo è doveroso creare delle piccole porzioni da distribuire nell'arco della giornata.

Fonte: Empathy Food

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Qual è la razza di gatto con gli occhi verdi? https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/razza-di-gatto-con-occhi-verdi/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/razza-di-gatto-con-occhi-verdi/#respond Tue, 24 Jan 2023 10:43:57 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6479 Una delle parti del corpo del gatto che viene spesso elogiata è per l'appunto lo sguardo. Gli occhi dei felini sono profondi e intriganti, motivo per cui è impossibile non sentirli addosso. I gatti però, hanno un'ampia varietà nella colorazione dell'iride, anche se una delle più belle è sicuramente quella che tende al verde. Ma […]

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Una delle parti del corpo del gatto che viene spesso elogiata è per l'appunto lo sguardo. Gli occhi dei felini sono profondi e intriganti, motivo per cui è impossibile non sentirli addosso. I gatti però, hanno un'ampia varietà nella colorazione dell'iride, anche se una delle più belle è sicuramente quella che tende al verde. Ma qual è la razza di gatto con gli occhi verdi? Scopriamolo insieme.

Come funzionano gli occhi dei gatti?

Gli occhi verdi nei gatti

Gli occhi dei gatti sono molto diversi da quelli dell'uomo, in quanto cambiano sia per funzionalità che per aspetto. Grazie al suo occhio il gatto riesce a vedere in maniera nitida anche al buio, in quanto sono presenti tre membrane concentriche che riescono a dare più profondità a tutto ciò che circonda il felino. La membrana più esterna circonda la pupilla e viene chiamata Sclera, la Coroide, invece, è altamente vascolarizzata, mentre quella più esterna, la Cigliare, è ricca di fibre nervose.

La pupilla è invece molto diversa da quella degli uomini, in quanto è più stretta e allungata, anche se ovviamente cresce e si rimpicciolisce a seconda della luce che filtra. Anche nell'occhio del gatto sono presenti dei recettori che ricevono gli stimoli ambientali e adeguano le dimensioni della pupilla alla luce captata. A differenza dell'uomo, è presente anche una membrana definita Tapetum lucidum, ovvero quella sorta di riflesso a specchio che è possibile scorgere nei gatti quando questi si trovano al buio. Come nel caso dei cani, anche i gatti sono dotati di una terza palpebra, ovvero una struttura che difende la pupilla e che fa sembrare l'occhio aperto anche quando in realtà l'animale dorme. Gli occhi dei gatti sono poi ricchi di ghiandole che rendono umido l'apparato visivo e lo proteggono dall'azione dei virus e dei batteri.

Quali razze di gatto hanno gli occhi verdi?

Gli occhi dei gatti hanno diversi colori in quanto spaziano dal giallo all'azzurro e perfino al verde. Questo è sicuramente il colore più bello, ma anche il più raro, ed è per questo che solamente alcune razze possono vantarlo. Quando un gatto nasce ha gli occhi blu, mentre il vero colore del ride diventerà definitivo intorno al sesto mese di vita.

Tra le razze di gatti con gli occhi verdi troviamo il Mau egiziano. l'angora turco, l'abissino, il gatto Bombay e il Brown. Con minor frequenza è possibile scorgere dei gatti dagli occhi verdi anche negli esemplari appartenenti alla razza orientale shorthair, al gatto del Bengala, al blu di Russia e al gatto delle foreste norvegesi. Parliamo di mici dall'aspetto caratteristico anche se questi possono presentare delle caratteristiche completamente diverse l'uno dall'altro.

Il colore dell'iride è comunque determinato da alcuni fattori genetici che prevedono la presenza di una maggior o minor quantità di melanina. Più questa sarà presente nell'occhio e più il suo colore sarà scuro. Esistono poi degli allevamenti che attraverso delle selezioni accurate riescono a favorire la nascita di cuccioli con gli occhi verdi.

Fonte: gemvsgem

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Gatto Ragdoll, caratteristiche fisiche e comportamentali https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/gatto-ragdoll-caratteristiche/ https://cuorescodinzolante.it/storie-di-altri-animali/gatto-ragdoll-caratteristiche/#respond Mon, 23 Jan 2023 18:13:30 +0000 https://cuorescodinzolante.it/?p=6338 Un gatto Ragdoll è molto affettuoso e non solo fa tante coccole ai padroni tenendo loro una grande compagnia, ma pretende anche che gli venga mostrato affetto. In effetti tali gatti non sopporterebbero proprio il fatto di essere in una famiglia che comunque non mostra loro affetto o che comunque non tende a dare loro […]

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Un gatto Ragdoll è molto affettuoso e non solo fa tante coccole ai padroni tenendo loro una grande compagnia, ma pretende anche che gli venga mostrato affetto. In effetti tali gatti non sopporterebbero proprio il fatto di essere in una famiglia che comunque non mostra loro affetto o che comunque non tende a dare loro tante attenzioni.

Una curiosità è il fatto che il termine “Ragdoll” voglia dire “Bambola di pezza” in inglese e in effetti tali animali sono associati al discorso delle bambole in questione in quanto adorano i momenti in cui i padroni li prendono in braccio.

Quando succede, tali gatti proprio sprofondano tra le braccia dei familiari adottivi e appunto sembrano quasi bambole di pezza, nel senso che si rilassano e con il loro pelo folto appaiono anche eleganti e nobili.

Gatto Ragdoll: le caratteristiche principali

Ragdoll, il gatto gigante
Pixabay

Un gatto Ragdoll non solo è di grande compagnia, ma è anche molto docile. Si tratta infatti di gatti che amano passare il loro tempo in compagnia dei loro padroni e non sopportano il fatto di stare da soli. In effetti non vogliono passare troppe ore da soli, dato che comunque non vorrebbero proprio stare in casa annoiandosi o comunque senza avere una buona dose di coccole.

Per loro sarebbe ideale passare quanto più tempo possibile a essere coccolati. Sono anche ideali per passare del tempo a divertirsi con i bambini, ma non solo. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche, si può affermare che gli stessi presentano occhi di solito azzurri e, come accennato, hanno un bel manto folto con pelo lungo e le zampe grandi.

Altre caratteristiche

Sono anche molto permalosi, a tal punto che se si ingelosiscono o comunque si offendono per qualcosa, ecco che passano davvero tanto tempo da soli, proprio per fare una sorta di dispetto ai propri familiari adottivi.

Insomma, si tratta di gatti che praticamente “pretendono le coccole” e infatti vorrebbero spesso stare in braccio ai padroni. Per quanto riguarda i colori del loro manto, si può affermare che questi siano sul grigio, ma anche bianco, sfumature varie anche beige, blu. Praticamente sono ammesse tantissime colorazioni differenti.

Per quanto riguarda la cura del loro pelo, si può affermare anche che lo stesso debba essere spazzolato a lungo e soprattutto anche curato, visto che ha una certa lunghezza e in più si può affermare pure che va mantenuto liscio e setoso.

Oltre a queste caratteristiche si può affermare anche che si tratta di gatti molto intelligenti, che tendono pure ad apprendere in fretta.

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Quando ci riferiamo alla menopausa, intendiamo di solito la fine dell’età riproduttiva. Questo avviene perché da un lato si verifica l’esaurimento delle riserve ovariche e dall’altro si constata un abbassamento dei livelli degli ormoni.

Tutto questo porta alla fase finale delle mestruazioni. Alcuni si chiedono se anche i gatti vanno in menopausa. Innanzitutto dobbiamo chiarire da questo punto di vista che il nostro ciclo riproduttivo ha molte differenze rispetto a quello delle micie.

Ma cerchiamo di saperne di più sul loro ciclo riproduttivo, in modo da capire se anche le gatte vanno in un periodo che possa essere considerato come menopausa.

In cosa consiste il ciclo riproduttivo delle gatte

Una gatta può andare in menopausa?
Pixabay

Le gatte possono andare in calore in vari periodi nel corso dell’anno. Di solito però il tutto è concentrato in alcuni periodi specifici. Come inizio possiamo prendere come punto di riferimento il periodo compreso tra il mese di gennaio e quello di febbraio e come fine, invece, i mesi che vanno da giugno a novembre.

Tutto è influenzato anche dalla luce del sole, perché le gatte cominciano ad andare in calore soprattutto quando le giornate cominciano ad allungarsi. C’è anche un’altra curiosità da sapere a questo proposito, perché se una gatta si accoppia con più gatti il risultato potrà essere quello di più cuccioli che presentano padri differenti.

Si tratta di una fase naturale fisiologica, perché istintivamente è volta a fare in modo che i padri non uccidano i gattini perché non sanno se sono loro cuccioli oppure no. Ma questi animali vanno in menopausa? Vediamo di approfondire anche questo argomento, dopo aver dato delle informazioni generali sul loro ciclo riproduttivo.

Le gatte vanno in menopausa?

In realtà, con tutte le differenze dovute al ciclo riproduttivo degli animali rispetto a quello umano, già da quando le gatte compiono 7 anni si può cominciare a vedere come le cucciolate abbiano un numero minore di componenti.

Si può dire che l’età fertile di una gatta arriva fino a circa 12 anni. Non si può dire esattamente che una gatta vada in menopausa, perché effettivamente non si tratta di un fenomeno del genere. Però è pur vero che ad una certa età non possono avere più cuccioli.

In questo periodo in cui la gatta non può avere più cuccioli affronta anche delle trasformazioni per quanto riguarda gli ormoni e questo incide anche a livello comportamentale. In generale, come comportamento più evidente, la nostra micia sarà più tranquilla e più calma del solito. Possiamo parlarne sempre con il nostro veterinario di fiducia, anche per evitare che insorgano problemi di salute.

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