Il barboncino è considerato un vero e proprio cane da compagnia. È molto intelligente e si addestra con facilità. Ha sempre voglia di giocare ed è fedelissimo al suo amico umano.
Ma qual è la storia del barboncino? Ripercorriamone le tappe più importanti, cercando di capire anche quali sono le sue origini. Qualche tempo fa il barboncino era considerato un cane prettamente aristocratico, infatti era molto diffuso soprattutto nelle case delle famiglie nobili. Oggi, invece, è un cane molto popolare, è allegro, dolce, socievole.
Ha sempre voglia di divertirsi e di stare in compagnia. È molto difficile che morda, che abbai, che si innervosisca. Il suo colore del pelo può andare dal bianco al nero, ma ci sono anche varietà di barboncini marroncini, grigi e anche fulvi. Il pelo è solitamente piuttosto riccio e questa è una caratteristica peculiare del barboncino. Ecco quali sono le sue origini.
Le origini del barboncino
Erroneamente molti credono che le vere origini del barboncino siano prettamente francesi. In realtà sulla questione ci sono parecchie incertezze, anche perché un tempo i progenitori di questa razza di cane erano diffusi anche in altri Paesi europei.
La razza a cui il barboncino appartiene è quella del barbone, che è un cane da riporto. Il barbone si distingue in quattro diverse taglie. Il barboncino di cui parliamo comunemente appartiene alle taglie più piccole, quelle che in gergo tecnico vengono chiamate nano e toy.
Il nome barbone deriverebbe da barbet e quindi si può pensare che sia soltanto esclusivamente francese. Ma ci sono anche altri Paesi, come per esempio la Germania, che ne rivendicano le origini. All’inizio questa razza veniva impiegata soprattutto nella caccia delle anatre, proprio perché è un cane molto intelligente. Poi è passato più ad essere considerato come un vero cane da compagnia.
Il carattere giocherellone
Spesso il barboncino viene indicato come il cane ideale per le famiglie che hanno dei bambini. Infatti è adatto per questo tipo di famiglie perché è molto dolce e ha un carattere giocherellone. Anche se è solito far rispettare i suoi spazi, non è aggressivo, quindi possiamo stare tranquilli sul fatto che si può legare molto ai bambini, con i quali intrattiene rapporti privilegiati.
Più che altro bisogna tenere conto del fatto che bisogna prendersi cura in maniera precisa del suo pelo riccio, che richiede di essere spazzolato in maniera regolare, perché possa rimanere in ordine e pulito. In genere il pelo del barboncino va tagliato circa ogni 50 giorni.
