Anche una condizione piuttosto triste come la dipartita di un cane e del suo padrone deve essere sempre contemplata fra le possibilità che possono accadere nell’ambito dell’esistenza.
A volte l’amore nei confronti di un quattro zampe è così forte, che non si vorrebbe rinunciare ad essere seppelliti senza di lui. D’altronde non si capisce perché dovrebbe essere negata questa opportunità, quando il nostro pelosetto è stato molto fedele e spesso l’unico amico che abbiamo avuto in vita.
Purtroppo, però, non esistono leggi a livello nazionale che prescrivono questa possibilità. Eppure molti ne sentono davvero il bisogno, perché ci dovrebbero essere delle norme che in Italia dovrebbero regolare la situazione, una questione che è molto più comune di quanto si possa pensare. Adesso però è arrivata qualche novità in questo senso, nonostante ci siano stati già diversi consensi e non siano mancate le polemiche.
Che cosa è stato deciso dal consiglio regionale della Lombardia
Qualcosa, quindi, si sta muovendo in Italia anche per quanto riguarda l’arrivo di una legge che consenta ai cani di essere sepolti insieme ai loro proprietari. Un primo passo in questo senso è stato fatto dal consiglio regionale della Lombardia, che si è espresso favorevolmente di fronte a questa opportunità di cani e gatti sepolti insieme ai padroni.
Non sono mancati naturalmente i dissensi, anche se non dobbiamo ignorare che si tratta di una pratica che risale ad un’epoca molto antica del tempo. Infatti già nel 2003 il Ministero della Salute aveva dato delle linee guida in questo senso che poi sono state messe da parte.
Ma, per rendersi conto meglio della situazione, basti pensare alle antiche popolazioni, come gli egizi e gli etruschi.
Da Milano si arriverà ad una legge nazionale?
Ancora è troppo presto per dire che si possa parlare di una legge a carattere nazionale. Fatto sta, però, che, nell’ambito del consiglio regionale della Lombardia, la proposta di seppellire i cani insieme agli umani è stata approvata con 41 voti favorevoli e 29 voti contrari.
Si tratta di una proposta di legge che certamente piace molto a chi è profondo amante degli animali. Si spera presto che si possa passare ad un livello più generale e che si apra la speranza perché venga approvata una legge nazionale che valga per tutti.
Sarebbero, infatti, necessari dei criteri uniformi più generali, anche se qualcuno si è mostrato totalmente contrario, come il caso di un parroco a Brescia, che si è apertamente dichiarato contro la decisione presa dal consiglio regionale della Lombardia.