Cos'è il cimurro e come lo prendono i cani?

Pubblicato 
lunedì, 26/12/2022
Di
Gianluca Rini
Come si trasmette il cimurro nei cani

Tra le malattie infettive più frequenti nei cani c’è sicuramente il cimurro. Si tratta di una patologia che non si trasmette agli uomini e che è determinata dalla presenza di un virus. La trasmissione di questo microrganismo avviene per via aerogena e attraverso delle secrezioni infette.

Ma di che cosa si tratta e cosa dobbiamo sapere sul cimurro nei cani? Iniziamo col dire che il virus in questione agisce soprattutto a carico dell’apparato digerente e respiratorio, con alcuni sintomi caratteristici, come il vomito, la febbre, la tosse e le difficoltà nella respirazione.

Il cane può andare incontro anche ad un processo di dimagrimento. Non ci sono delle specifiche cure contro il cimurro e bisogna anche sottolineare che questa malattia può essere anche fatale, specialmente nel caso dei cuccioli. Come agire, quindi? Esiste una forma di prevenzione, che è rappresentata dai vaccini.

Che cos'è il cimurro nei cani

Che cos'è il cimurro nel cane
Pixabay

Stiamo parlando, quindi, di una malattia infettiva diffusa in tutto il mondo, a parte in alcune aree dell’Africa. Questa patologia è sicuramente una delle più diffuse, ma è anche importante osservare che il virus in questione non è responsabile di una trasmissione nei confronti dell’uomo.

Il virus appartiene al genere dei morbillivirus e può colpire i cani domestici e quelli selvatici. Si trasmette attraverso le secrezioni infette di altri animali, con un contatto diretto o indiretto.

Con maggiore frequenza il virus del cimurro colpisce soprattutto i cuccioli. Questo avviene per il fatto che gli adulti possono sviluppare l’immunità oppure possono aver ricevuto in precedenza il vaccino. Soprattutto quando colpisce i cagnolini più piccoli, la malattia può avere un alto tasso di mortalità.

Sintomi, cura e prevenzione

Tra i sintomi del cimurro nel cane possiamo citare soprattutto quelli a carico dell’apparato digerente e dell’apparato respiratorio. Le manifestazioni sintomatologiche compaiono dopo una settimana e comprendono la tosse, lo scolo nasale e congiuntivale, le difficoltà nella respirazione e la febbre.

Possono essere presenti anche vomito, diarrea e inappetenza, oltre che segnali di tipo neurologico, come l’iperattività e le convulsioni.

Come abbiamo già specificato in precedenza, non ci sono terapie specifiche per questa malattia nel cane. Si utilizzano, su consiglio del veterinario, dei farmaci che in genere servono a limitare la presenza di sintomi, oltre che antibiotici per evitare la possibilità di altre infezioni batteriche.

La diffusione del contagio dovrebbe essere sempre limitata, isolando gli animali che sono stati colpiti dal virus. Esiste, però, una forma di prevenzione, che consiste nell’utilizzo dei vaccini. Questi vanno somministrati in seguito ad una visita veterinaria. Si tratta di una vaccinazione consigliata, che prevede anche un richiamo a cadenza annuale.

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