Idrocefalia nei cani, quali sono i sintomi e come curarla

Pubblicato 
martedì, 24/01/2023
Di
Gianluca Rini
In cosa consiste l'idrocefalia nei cani

Sicuramente quando sentiamo parlare di idrocefalia nei cani, pensiamo ad una condizione particolarmente grave. Infatti, nel caso in cui il nostro amico a quattro zampe venga colpito da questa malattia, è sempre importante l’intervento del veterinario, specialmente se pensiamo a dei rimedi e a delle cure per la malattia di cui stiamo parlando.

L’idrocefalia nei cani non è una patologia molto comune che colpisce i cani domestici, però bisogna agire in maniera molto tempestiva, perché altrimenti la malattia può avere delle conseguenze molto gravi per la salute dei nostri pelosetti.

Che cos'è l'idrocefalia nei cani

Sintomi e cure dell'idrocefalia nel cane
Pixabay

L’idrocefalia nei cani è una malattia neurologica. Si tratta di un accumulo particolare di liquido cerebrospinale nel cranio e nel cervello. Le aree che sono più colpite sono i cosiddetti ventricoli cerebrali.

Il liquido cerebrospinale di solito circola senza conseguenze attraverso queste strutture, coinvolgendo anche il midollo spinale. Di solito si tratta di sostanze che agiscono come se fossero degli ammortizzatori degli urti.

Quando invece si manifesta la patologia, si ha un eccesso di liquido cerebrospinale, che costituisce una pressione molto grande sulla corteccia cerebrale e sulle ossa del cranio. Il risultato consiste nell’infiammazione e nella dilatazione.

I principali sintomi a comparire sul nostro animale sono molto diversi. Comunque bisognerebbe stare attenti a diversi segnali, in modo da portarlo subito dal veterinario. Per esempio, l’animale può assumere un’andatura con tipica mancanza di coordinazione, gli occhi possono sembrare disallineati e può avere cecità parziale.

Nei cuccioli la cosiddetta fontanella rimane aperta e i cani in generale manifestano dei comportamenti strani, come girare in tondo o comprimere la testa contro le pareti. Nei casi più gravi ci possono essere anche le convulsioni e il coma. Il cranio appare più sporgente e più grande del consueto.

Come curare l'idrocefalia nei cani

Il veterinario che diagnostica l’idrocefalia nei cani ha il principale obiettivo di ridurre il liquido cerebrospinale e quindi la pressione che esercita nel cranio. Nei casi meno gravi tutto ciò può essere fatto tramite la somministrazione di corticosteroidi e di diuretici.

In generale il veterinario si pone l’obiettivo di stabilizzare il sistema nervoso dell’animale. Specialmente se l’idrocefalia coinvolge un cucciolo, bisogna essere molto attenti e monitorare continuamente i sintomi, affinché il suo stato di salute si mantenga stabile.

Può essere importante l’ossigenoterapia e il monitoraggio, tramite appositi test, della quantità di liquido cerebrospinale. Nei casi più gravi è necessario il ricovero in ospedale per intervenire anche a livello chirurgico.

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