La mastite è una problematica comune che può colpire sia gli uomini che i cani e più in generale tutti i mammiferi. In alcuni casi il dolore legato a questa condizione è davvero molto inteso e può portare a delle problematiche molto serie soprattutto se non preso in tempo. Come bisogna comportarsi laddove la mastite andasse a colpire la piccola pelosetta di cane?
Che cos'è la mastite?
La mastite è una malattia di origine infiammatoria causata dall'azione di alcuni batteri che vanno a colpire le ghiandole mammarie soprattutto durante la fase dell'allattamento. Ad essere colpiti i dotti mammari, ovvero le parti che permettono al latte di scorrere e uscire dalla mammella attraverso il capezzolo. Questo processo si verifica in tutta semplicità quando non ci sono problemi, mentre tutto si complica in caso di mastite.
Quando compare questa patologia infatti, si manifesta attraverso la comparsa di un dolore lancinante che fa ingrossare e arrossare il seno. La mammella può apparire estremamente dura al tatto e fa talmente male che è impossibile toccarla. Ovviamente si tratta di un'infiammazione dei dotti lattiferi il che farà insorgere la febbre e dei sintomi che, in molti casi, vengono confusi con quelli di una tipica influenza. Per verificare la presenza di questa malattia è doveroso contattare un veterinario, il quale valuterà la situazione attraverso degli esami mirati e specifici.
Come si cura la mastite nel cane?
Nella donna e nel cane succede la stessa cosa anche se, ovviamente, cambia il modo in cui questi vivono il dolore. Il cane non ha infatti modo di comunicare il proprio dolore e solamente il veterinario potrà diagnosticare la presenza dell'infezione in atto. E' doveroso inoltre non allattare i cuccioli dalla mammella infetta poiché, in questo caso, i batteri della madre passerebbero a loro e la loro vita potrebbe essere messa a rischio.
Nella maggior parte dei casi, un cane con la mastite può essere sottoposto ad una terapia che vede la presenza di antidolorifici da somministrare al bisogno. In caso di situazione particolarmente grave invece, si passa alla somministrazione di antinfiammatori in modo da combattere il problema con tempestività. Solitamente i veterinari arrivano a somministrare degli antibiotici per avere un risultato più efficace. La guarigione non è di certo immediata ma, giorno dopo giorno, i sintomi tendono a sparire fino a quando anche la cagnolina potrà finalmente tirare un sospiro si sollievo. Agire per tempo può evitare che la situazione peggiori troppo e garantire dei tempi di ripresa più rapidi e privi della ricomparsa di eventuali ricadute.
