Nanismo, per quale motivo i Labrador ne sono più colpiti? Prima di tutto va detto che il disturbo in questione ovviamente non interessa tutti gli esemplari della razza in questione, ma è anche vero che quest’ultima tende spesso a ereditare tale problematica di salute, che viene indicata anche con la dicitura “displasia scheletrica 2” oppure direttamente con il termine “osteocondrodisplasia”.
Nanismo, come mai i Labrador ne sono più colpiti?
Nanismo, perché i Labrador ne sono più colpiti? Prima di tutto, come accennato, non tutti i cani che fanno parte di questa razza ne sono affetti, ma è anche vero che la razza in questione tende a essere molto colpita da tale problematica, in quanto gli esemplari ereditano il tutto.
In effetti la displasia scheletrica, altro nome del nanismo, può essere trasmessa di genitore in figlio e non si tratta altro del fatto che il cane avrà le zampe più corte, rispetto alla lunghezza standard. Oltre a questo però le uniche caratteristiche fisiche che saranno differenti rispetto a un amico a quattro zampe non affetto da nanismo riguardano proprio le zampe, visto che il resto del corpo infatti sarà sempre uguale, quindi avrà gli stessi elementi caratteristici tipici della razza.
I dettagli
Ovviamente va anche precisato che il disturbo in questione deve essere solo e soltanto diagnosticato da un veterinario, visto che comunque lo stesso, tramite apposite visite e controlli, sarà in grado di constatare se appunto l’amico a quattro zampe presenta il problema in questione.
Si somma a tutto questo anche il fatto di trasmettere in modo ereditario il disturbo ed è per questo che comunque i Labrador tendono a esserne colpiti, proprio perché riproducendosi, chi è affetto da nanismo potrebbe poi trasmettere ai cuccioli la problematica, o magari il gene in generazioni successive tenderà a far sì che comunque gli esemplari che nasceranno presenteranno tale disturbo.
Se invece un Labrador non è considerato come cane portatore del problema, allora i suoi cuccioli non tendono a esserne affetti. Ovviamente nessuno è in grado, se non si è veterinari, di capire se appunto l’amico a quattro zampe presenti il nanismo o no, anche perché serviranno appunto controlli appositi, come accennato. Si somma a tutto questo anche il fatto che comunque è vero che si potranno notare le zampe più corte, rispetto alla lunghezza standard, ma è anche vero che questo non basta per determinare il problema in questione ed essere certi che il Labrador lo abbia.
Ne consegue quindi che è doveroso semplicemente chiedere al veterinario di eseguire gli appositi controlli.