Quando adottiamo un cane femmina prendiamo sempre in considerazione la sterilizzazione che consente al cane di non andare più in calore e quindi di non procreare.
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che la sterilizzazione previene i tumori, in particolar modo quelli mammari. Ma è davvero così? Vediamo insieme qualche dettaglio.
La sterilizzazione: cosa si intende?
La sterilizzazione del cane femmina è considerata una delle operazioni più importanti e non solo per evitare le gravidanze, ma anche per prevenire molte patologie. Questa operazione è di due tipi: l’asportazione delle ovaie o dell’utero e delle ovaie. Solitamente viene eseguita in day hospital e sotto anestesia.
L’operazione non richiede quindi giorni di osservazione, una volta che il cane si sarà risvegliato dall’anestesia e sarà in grado di camminare, potrà tornare a casa.
È vero che la sterilizzazione previene i tumori?
Rispondere a questa domanda con precisione non è possibile poiché, da molto tempo, ci sono degli studi in corso. Studi che non hanno ancora dato una risposta certa e sicura. Fino ad ora però, si pensa che la sterilizzazione serva anche a prevenire tutte quelle patologie legate a utero, ovaie e mammelle.
Addirittura, se la sterilizzazione avviene prima del primo calore si riducono notevolmente i rischi dei tumori mammari maligni. Purtroppo però, ancora oggi, il dibattito su questa operazione è aperto.
Di contro, una sterilizzazione precoce potrebbe portare ad alcune problematiche come ad esempio la chiusura anticipata delle fisi, ritardi nell’accrescimento e vaginiti croniche.
Nonostante ci siano ancora molti dibattiti e dubbi a riguardo, possiamo dire che la sterilizzazione è fortemente consigliata quando si vuole evitare una gravidanza indesiderata, quando la cagnolina è diabetica oppure quando è soggetta a gravidanze isteriche che, oltre ad essere invalidante, è facile che si possa ammalare di tumori mammari.