Può capitare di vedere il gatto con il pelo dritto sulla schiena e ci si chiede come mai il felino di casa nostra adotti questo atteggiamento. In linea generale possiamo dire che si potrebbe trattare di un meccanismo istintuale messo in atto come difesa contro potenziali pericoli.
Ci sono, però, altre potenziali ragioni per cui il gatto rizza il pelo. Infatti i motivi possono essere davvero tanti. Esaminiamo di che cosa si tratta.
La paura e il freddo
Come prima cosa abbiamo detto che il fatto di rizzare il pelo per il gatto potrebbe essere un fatto istintuale, un meccanismo di difesa di fronte al pericolo. Se, per esempio, il gatto incontra un altro animale che considera una minaccia, tende a rizzare il pelo e ad inarcare il corpo stando con le zampe tese.
L’immagine che vuole dare è quella di sembrare più grande. Inoltre è possibile pure che il gatto abbassi le orecchie all’indietro. Per esempio anche questo è un meccanismo di difesa e di protezione, per evitare lesioni nel caso di un eventuale scontro o contatto.
Quindi potrebbe essere attribuito tutto ad uno stimolo di controllo che per esempio il nostro felino mette in atto anche per paura di fronte per esempio al verificarsi di un rumore improvviso o quando sente arrivare uno sconosciuto.
In tutte queste situazioni il gatto può sobbalzare e drizzare il pelo soprattutto nella zona della coda, fino a quando poi si accorge che tutto è sotto controllo.
Ma c’è anche un’altra ragione per cui il gatto rizza il pelo. Si tratta del freddo. In questo caso si tratta di un meccanismo messo in atto per mantenere il calore corporeo. Fra i peli e la pelle si crea uno strato d’aria, che funge da una sorta di isolante termico.
Le cause patologiche
Ci sono però delle cause che possono essere ritenute attribuibili ad una malattia. Per esempio il gatto può drizzare il pelo in seguito a dolore, a malessere o a causa dello stress. Anche quando comincia a salire la febbre, l’aumento della temperatura corporea può essere accompagnato da altri segni, proprio come il pelo dritto.
Ci sono, comunque, molti altri sintomi che accompagnano gli stati di malessere del gatto. Per esempio può avere meno appetito se sta male, non vuole giocare, si muove con molta difficoltà. Quindi in tutti questi casi bisognerebbe valutare il complesso delle manifestazioni sintomatologiche e rivolgersi ad un esperto veterinario il prima possibile.